Adattamento ai cambiamenti climatici

Priorità 2, Obiettivo specifico 2.4

La Priorità 2 - Sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza – ha tra gli Obiettivi specifici il 2.4. che consiste nel promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici. 

In questa cornice si inseriscono due azioni.

Interventi di miglioramento e adeguamento sismico

Azione 2.4.1 Interventi di miglioramento e adeguamento sismico in associazione ad interventi energetici negli edifici pubblici e nelle imprese
L’azione promuove interventi sugli edifici pubblici prioritariamente indicati nei Paes/Paesc approvati, come scuole, uffici pubblici, edifici sportivi, edilizia residenziale pubblica e strutture sanitarie, con l'obiettivo di adeguarli alle norme di sicurezza sismica. Inoltre, verrà sostenuto l'adeguamento sismico delle imprese localizzate nelle aree a maggiore rischio sismico del territorio. La priorità sarà assegnata alle tipologie di edifici individuati a maggiore rischio sismico, valutati sulla base degli esiti delle verifiche di vulnerabilità sismica. L'azione sarà perseguita in sinergia con altre azioni relative all'efficientamento energetico degli edifici e al supporto all'utilizzo di energie rinnovabili.

Bandi pubblicati

Interventi per contrastare il dissesto idrogeologico

Azione 2.4.2 Interventi per contrastare il dissesto idrogeologico secondo un approccio ecosistemico e privilegiando approcci e tecnologie Nature Based Solution (NBS)
Questa azione sostiene interventi per contrastare il rischio idrogeologico, attraverso soluzioni nature based e verdi, mirate a prevenire, ridurre e contrastare i danni causati da eventi calamitosi come alluvioni, frane e mareggiate.
Gli interventi sono in linea con i piani di gestione del rischio idrogeologico e prevedono il completamento dei sistemi difensivi, la riqualificazione fluviale, la conservazione e il ripristino delle morfologie costiere, la predisposizione di misure per la gestione dei varchi, interventi su alcuni movimenti franosi e l'implementazione di strumenti di monitoraggio e allarme precoce. Inoltre, saranno istituiti presidi operativi e territoriali per una pronta reazione agli eventi, attraverso un sistema integrato e interconnesso di sale operative di livello territoriale.

Questa azione si realizza attraverso tre linee di intervento:

  1. Interventi su frane, fiumi e costa;
  2. Implementazione della rete di monitoraggio regionale; 
  3. Implementazione dei presidi operativi e territoriali.

Riparto delle risorse
Le diverse proposte che per le tre linee di intervento perverranno dai soggetti beneficiari individuati nei paragrafi precedenti potranno essere ammesse fino ad un limite massimo complessivo per soggetto beneficiario come di seguito indicato:

  • Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), 13.500.000 euro;
  • Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Energia (ARPAE), 2.900.000 euro;
  • Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile (ARSTPC), 16.500.000 euro.

Qualora le risorse non vengano utilizzate nei limiti massimi previsti per ciascuna linea di intervento, potrà essere prevista una riallocazione delle risorse tra linee di intervento, nel rispetto del limite massimo di dotazione finanziaria dell’azione.

Azioni sul documento

ultima modifica 2024-01-19T09:46:30+01:00
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