Sai che l’Unione europea contribuisce allo sviluppo della tua Regione con fondi e finanziamenti? Da questa domanda ha preso il via il questionario rivolto ai cittadini che hanno partecipato al Mobility Village in Piazza Maggiore a Bologna il 16 e 17 settembre 2017, dove è stato allestito l'infopoint del Por Fesr 2014-2020, nell’ambito della Settimana europea della mobilità. Dai risultati dell’indagine è emerso che l’86% degli intervistati è a conoscenza dei Fondi europei e la quota raggiunge il 90% per la fascia d’età dei 41-65enni e tra gli occupati. Sei intervistati su dieci sono a conoscenza di progetti, opere o interventi in Emilia-Romagna realizzati attraverso questi Fondi. Fra tutti spiccano i giovani con il 77% in grado di citare esempi. Fra questi, al Mobility Village si è parlato in modo particolare dei progetti di mobilità sostenibile realizzati in Regione grazie ai Fondi europei, tra cui la creazione di 27 km di nuove piste ciclabili e di zone 30 per la sicurezza viaria dei centri urbani.

Sul fronte dell’informazione, dagli esiti del questionario internet, tv e social network sono risultati i tre canali preferiti per trovare notizie e aggiornamenti sui finanziamenti europei, a cui si aggiunge la newsletter per i più informati. Per quanto riguarda la percezione dell’impatto dei Fondi europei, il 78% degli oltre 200 intervistati ha risposto di aver rilevato un miglioramento della qualità della vita grazie a questi finanziamenti. Una percentuale che cresce tra gli intervistati più informati (84%) e i giovani (19-40enni), a conferma dell’interesse per le opportunità di sviluppo e di crescita messe a disposizione dai Fondi europei in Emilia-Romagna.

Dopo l’indagine svolta nel mese di settembre 2017 al Mobility Village di Bologna, il questionario sui Fondi europei è stato riproposto su scala nazionale a Ecomondo, la fiera internazionale delle tecnologie green. Condotto su un campione di 431 cittadini, di cui il 57% residente in Emilia-Romagna e il restante in altre Regioni italiane, il sondaggio ha dato risultati che, rispetto alla prima tornatarafforzano il grado di conoscenza dei Fondi europei, con la quasi totalità del campione – il 94%, addirittura oltre il 97% tra le donne - a dare risposta affermativa (rispetto all’86% del Mobility Village).

Entrando nel merito dei progetti o interventi realizzati nella propria regione con Fondi europei, più di 8 intervistati su 10 sono in grado di ricordarne esempi, con un picco legato all’aumentare della fascia d’età. Alla domanda sulla percezione del miglioramento della qualità della vita grazie ai Fondi europei, l’87% del campione ha risposto positivamente, un dato che aumenta all’89% tra i più informati, le fasce d’età intermedie (41-65) e i lavoratori.

Da dove arrivano le informazioni sui Fondi europei? E come riceverle? Sono tre i principali canali di conoscenza: lavoro, scuola, siti web, stampa. Internet e il digitale si confermano anche come i mezzi preferiti per ricevere aggiornamenti e dati su queste opportunità, in particolare siti, newsletter, mail e social network. Un dato che si collega al profilo socio-demografico dei rispondenti, per il 79% lavoratori e per il 56% nella fascia d’età 41-65 anni, seguita dal 29% tra 19 e 40 anni.