Oltre 38 milioni di euro di potenziali investimenti generati per l'economia urbana
La Regione a fianco delle aziende commerciali per creare nuovi spazi e servizi, anche digitali, un’economia urbana ancora più forte, dinamica e un settore più moderno e attrattivo, anche dal punto di vista turistico.
Si è concluso con un boom di domande il bando Sostegno all'innovazione delle imprese del commercio di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi anche polifunzionali finanziato con risorse europee del Pr Fesr 2021-2027 per innovare e riqualificare le imprese commerciali del territorio regionale. Un pacchetto complessivo di risorse, messo a disposizione dalla Regione, di 10 milioni di euro che potranno essere implementate in seguito all’istruttoria che definirà i progetti ammessi a contributo.
È stata pienamente colta la possibilità di riqualificare le imprese operanti nei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, per favorire la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti con l’obiettivo di introdurre nuovi servizi e processi di cambiamento e innovazione, necessari per affrontare la trasformazione dei mercati e le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori.
In soli 60 giorni sono arrivate alla Regione 400 richieste di contributi per quasi 16 milioni di euro e una spesa complessiva di 38 milioni 614mila euro.
Le imprese richiedenti potevano presentare proposte per l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e l’ampliamento dei locali dove si svolgono le attività commerciali, ma anche per l’innovazione gestionale, il miglioramento o l’ampliamento dei sistemi di vendita e dei servizi offerti, con l’introduzione delle più avanzate tecnologie digitali e informatiche.
La maggior parte delle richieste sono state per progetti di riqualificazione e di innovazione gestionale.
In testa alla richiesta di contributi le micro imprese, 65% del totale delle domande, per contributi richiesti pari a 9,57 milioni di euro, seguite dalle piccole imprese, il 29%, per contributi richiesti di 5,05 milioni di euro; le medie imprese, il 6%, con contributi richiesti pari a 1,2 milioni di euro. Circa il 30% delle aziende prevede progetti con incremento occupazionale.
Nelle aree alluvionate sono state 77 le aziende che hanno presentato domanda di contributi (3,35 milioni di euro richiesti per una spesa complessiva di 7,54 milioni).
La suddivisione per Province
Al primo posto per la presentazione delle domande è il territorio riminese con 73 progetti (3,1 milioni di contributi su una spesa complessiva di 7,99 milioni di euro); segue il bolognese con 70 iniziative (2,79 milioni di contributi su una spesa di 6,72 milioni), poi il modenese con 57 (2,26 milioni su 5,68 milioni di euro); il piacentino con 42 progetti (1,29 milioni di contributo su una spesa di 2,98 milioni); il ravennate con 38 iniziative (1,57 milioni di contributi per 3,52 milioni di spesa); a seguire il reggiano con 34 (1,31 milioni di euro su una spesa di 3,07 milioni); il forlivese-cesenate con 33 (1,57 milioni su 3,53 milioni di euro); il parmense con 33 progetti (contributi per 1,26 milioni di euro su una spesa complessiva di 3,3 milioni); il ferrarese con 20 (721mila euro di contributi su una spesa di 1,77).