Boom di richieste dalle industrie culturali e creative: aumentate le risorse da 7 a 10 milioni di euro
Musica, spettacoli dal vivo e festival alla radio e audiovisivo. Ma anche moda, architettura e design, arti visive fino all’artigianato artistico, l’editoria, i libri e la letteratura. Boom di richieste per sostenere l’innovazione e gli investimenti delle industrie culturali e creative dell’Emilia-Romagna.
Gli assessori Colla e Felicori: "Puntiamo a sostenere le imprese del settore culturale e creativo. Imprese con un alto tasso di vitalità e dinamismo imprenditoriale e che rappresentano una importante filiera di sviluppo anche per creare buona occupazione”.
E la Regione aumenta le risorse a fondo perduto, portandole da 7 a 10 milioni di euro per finanziare circa 105 domande e favorire la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di progetti innovativi delle imprese culturali e creative emiliano-romagnole.
La decisione della Giunta punta a soddisfare buona parte delle 282 richieste di contributo risultate finanziabili che hanno partecipato al bando Sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese culturali e creative con l’obiettivo di dare sostegno all’innovazione e promuovere gli investimenti del settore attraverso le risorse europee del Programma Fesr 2021-2027.
Le richieste
Delle 350 domande presentate 7 su dieci riguardano microimprese, mentre il 23% piccole e il 7% medie, tutte con almeno un’unità locale in Emilia-Romagna, dove dovranno essere realizzati i progetti, e iscritte al Registro delle imprese o al Repertorio della Camera di commercio competente per territorio.
Per quanto riguarda la provincia emiliano-romagnola sede dell’intervento: 90 progetti arrivano da Bologna, 10 da Ferrara, 39 da Forlì-Cesena, 46 da Modena, 25 da Parma, 15 da Piacenza, 50 da Ravenna, 45 Reggio Emilia e 30 da Rimini.
Gli ambiti di attività delle imprese richiedenti 108 riguardano audiovisivi e radio, 67 spettacoli dal vivo e festival, 45 musica, 41 moda, 38 architettura e design; 36 editoria, libri e letteratura, 35 arti visive, compresa la fotografia, 28 artigianato artistico e 24 patrimonio culturale e immateriale.
Dal punto di vista delle filiere la maggior parte riguardano quelle della comunicazione: 121 editoria, 63 cultura e turismo, 39 il sistema moda, 30 il terziario e 28 il sistema casa.