Pnrr, in arrivo nuovi fondi per le comunità digitali
Una formazione orizzontale sugli strumenti digitali e sulle opportunità per la crescita, per l’integrazione e per una maggior partecipazione dei cittadini: la Regione Emilia-Romagna è pronta a investire 8,7 milioni del PNRR per promuovere nuove comunità digitali e creare nuovi punti di facilitazione digitale.
Un sistema che rientri perfettamente nella strategia Data Valley Bene Comune, che verrà integrato con risorse dei programmi Fesr e Fse+, e che prevede una serie di iniziative con obiettivi e destinatari diversi, prefiggendosi la realizzazione di una rete di servizi e luoghi di supporto all’uso del digitale: un sistema regionale inclusivo che valorizzi le strutture già esistenti quali biblioteche, case della comunità, associazioni e che ampli l’offerta formativa dei Laboratori aperti, i luoghi di confronto e collaborazione tra imprese, cittadini e pubblica amministrazione per lo sviluppo digitale finanziati dal fondo Fesr.
“In futuro o si sarà cittadini digitali o non si sarà cittadini affatto – commenta l’assessora all’Agenda digitale, scuola, università, ricerca, Paola Salomoni - se già oggi strumenti fondamentali sia pubblici come il fascicolo sanitario elettronico che privati come l’e-banking affiancano i percorsi di accesso ai servizi tradizionali, nei prossimi anni cresceranno le prestazioni erogate esclusivamente online. Per questo la Regione Emilia-Romagna sarà impegnata in un percorso volto ad aggiornare strumenti esistenti come i laboratori aperti e crearne di nuovi in collaborazione con le Case della comunità, i centri antiviolenza e quelli interculturali. Saremo là dove maggiore è l’esigenza di formazione e crescita”.
L’obiettivo è quello di reaIizzare 199 punti di facilitazione entro il 2025 e raggiungere 160mila cittadini online o in presenza, da soli o in gruppo, per arrivare a 250mila negli anni successivi.
A tal fine, la Regione ha presentato un bando non competitivo rivolto a Comuni e Unioni di Comuni invitandoli a presentare progetti che coinvolgano le biblioteche, i laboratori aperti dove presenti, eventuali spazi comunali o del terzo settore. Il bando è accessibile nel sito della Regione Emilia-Romagna nella sezione dedicata previa autenticazione con SPID.