Il Laboratorio aperto di Reggio Emilia, parte della rete del New European Bauhaus
Si chiama Make in Chiostri - Imparare facendo il progetto con il quale il Laboratorio aperto di Reggio Emilia ha partecipato alla call “Transformation of places of learning” del nuovo Bauhaus europeo (New European Bauhaus, NEB). ll Bauhaus europeo vuole creare un ponte tra discipline e promuove la partecipazione di tutti, lo scambio di conoscenze ed esperienze tra le persone e le organizzazioni, in tutta Europa ed oltre. La call in particolare, cala i principi e gli obiettivi del NEB nei contesti di apprendimento, con l’obiettivo di mettere in collegamento e far dialogare tra loro progetti e idee di trasformazione degli spazi di apprendimento che riflettano i valori e la vision promosse dalla NEB.
Il progetto del Laboratorio Chiostri di San Pietro è tra i 191 progetti ammessi, con l’obiettivo di collegare il mondo della scienza e della tecnologia con quello dell’arte e della cultura e che mira alle sfide digitali e ambientali per trasformare le vite dei cittadini.
Il progetto
Make in Chiostri – Imparare Facendo sperimenta un percorso di 5 workshop basati sul making digitale e il design come opportunità di apprendimento di competenze trasversali e competenze digitali.
La metodologia utilizzata è quella del “project based learning”: partendo da un tema reale, i ragazzi possono sperimentare una fase creativa e una fase “digitale” di co-progettazione e modellazione 3D.
L’idea del progetto è quella di offrire ai bambini e alle bambine l’opportunità di conoscere e approfondire tematiche contemporanee, attraverso la sperimentazione di strumenti nuovi, favorendo l’acquisizione delle Competenze chiave europee di cittadinanza, in particolare la competenza digitale e le competenze sociali.
Il Laboratorio aperto di Reggio Emilia nasce dal recupero dei Chiostri di San Pietro, il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano. La nascita del Laboratorio aperto proietta i Chiostri di San Pietro nella contemporaneità, per dare vita a un luogo di partecipazione e confronto, di socialità e innovazione aperta e diffusa. Sono tante le forme di progettazione aperte e partecipative in corso, con attività su nuove dimensioni di economia collaborativa, sui beni comuni e sulla cultura digitale.