Fondi europei e territorio, l’Emilia-Romagna incontra la commissaria Ferreira

Insieme all’Emilia-Romagna, anche Assia, Nuova Aquitania e Wielkopolska

Insieme, per ragionare e confrontarsi sul futuro della politica regionale nell’Unione europea. Quattro Regioni, strette da una partnership storica – Emilia-RomagnaAssia (Germania), Nuova Aquitania (Francia) e Wielkoposka (Polonia) – si sono incontrate a Bruxelles alla presenza di Elisa Ferreira, commissaria europea per la Coesione e le riforme. 

Al dibattito con la commissaria, per la Regione Emilia-Romagna ha partecipato Paolo Calvano, assessore ai rapporti con l’Ue della Regione Emilia-Romagna: all’ordine del giorno, transizione industriale, resilienza dei territori e protagonismo delle Regioni. L’assessore Calvano ha condiviso il lavoro che la Regione Emilia-Romagna già svolge in tema di programmazione dei Fondi europei, inserita nel quadro della strategia regionale al 2050, il cosiddetto Patto per il lavoro e per il clima, costruito e firmato da oltre 60 soggetti, che contiene obiettivi strategici regionali.   

L’Emilia-Romagna, ha ricordato l’assessore, dispone di oltre 2 miliardi di euro -1 miliardo per il Fesr e 1 miliardo per il Fse+ - e ha già avviato bandi che impegnano oltre il 40% del totale delle risorse per fornire risposte adeguate anche all’attuale crisi energetica. Grazie a un sistema di monitoraggio regionale, emerge come il territorio dell’Emilia-Romagna benefici già oggi di quasi 7 miliardi di euro di NextGenerationEU, tradotto nel PNRR; il Piano è stato redatto con un coinvolgimento piuttosto limitato delle Regioni italiane ed è gestito a livello centrale. L’Emilia-Romagna gestisce a oggi solo il 9% del totale delle risorse. 

“Gli oltre 2 miliardi di euro di fondi europei e i 7 miliardi di euro del PNRR sono fondamentali per costruire il futuro della nostra regione, ha affermato Calvano. Risorse che abbiamo saputo attrarre e che ora rappresentano una grande sfida, anche attraverso l’armonizzazione dei fondi, ha precisato l’assessore. Nella prossima revisione del quadro finanziario pluriennale, su cui la Commissione europea dovrebbe presentare una proposta prima dell’estate - ha proseguito - dev’essere confermato e rafforzato l’investimento europeo nella politica di coesione, così come sulle politiche europee, più in generale, è fondamentale il ruolo delle Regioni. L’esperienza- ha concluso Calvano- ci dimostra che le Regioni sono il livello di governo più adeguato a coordinare questa programmazione integrata”. 

 

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ultima modifica 2023-04-24T11:19:45+01:00
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