Il sistema della formazione

L'ecosistema della formazione

Il sistema della formazione è diffuso sul territorio, prepara risorse umane altamente qualificate e attrae talenti. Università ed Enti di formazione sono gli attori chiave per formare elevate competenze e capacità legate all'ecosistema regionale della ricerca e dell'innovazione.

Sistema universitario regionale

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La regione ospita sei università: Bologna, Modena e Reggio Emilia, Ferrara e Parma, le sedi distaccate del Politecnico di Milano e della Cattolica di Milano a Piacenza, a cui si aggiunge la sede della Johns Hopkins University. Il sistema universitario attrae circa 180.000 studenti, tra cui più di 10.000 dottorandi e specializzandi. Questi numeri testimoniano la sua vitalità e il ruolo cruciale nel formare le nuove generazioni di ricercatori e professionisti altamente qualificati. 

Inoltre, il sistema universitario con le lauree professionalizzanti si lega strettamente alla formazione tecnica; infatti, attraverso i percorsi biennali previsti dalle 7 Fondazioni ITS operanti sul territorio è possibile ottenere il diploma di tecnico superiore e conseguentemente il riconoscimento di crediti formativi universitari. Questo nell'ottica di formare tecnici ad elevata specializzazione nei settori economici dove è più avvertita la mancanza di personale specializzato.  

Università regionali e AFAM

  • 126 scuole di specializzazione
  • 153 master​​
  • 400 corsi (lauree triennali e magistrali)
  • 169.162 studenti
  • 4.419 PhD e 5.988 specializzandi

Università regionali e AFAM

  • 14 AFAM
    - 9 conservatori, 3 accademie di ​belle arti, 2 istituti superiori di arte e musica
    - 5.456 studenti AFAM
  • Studenti Erasmus e in programmi di scambio​
    - 5.295 in entrata​
    - 6.181 in uscita

Sistema dell'alta formazione

Il sistema regionale dell’alta formazione conta, tra le istituzioni di punta, la Bologna Business School, che offre programmi di Master e MBA, e la Scuola di studi avanzati in Food Safety, specializzata nella sicurezza alimentare. Muner, il consorzio che unisce università e aziende del settore automotive, particolarmente rilevante in Emilia-Romagna, è un’eccellenza e un esempio di collaborazione tra formazione e industria. 

Sistema della formazione tecnica e professionale

L'Emilia-Romagna ha sviluppato un solido sistema di connessione tra istruzione, formazione e mondo delle imprese, con l'obiettivo di diventare una regione all'avanguardia nella conoscenza e nelle competenze. 

Il sistema regionale della formazione garantisce il collegamento tra il mondo dell'istruzione, della formazione e quello delle imprese attraverso la Rete degli ITS – Istituti Tecnici Superiori, organizzati in 7 Fondazioni, con un'offerta di 58 corsi e da 163 enti di formazione accreditati. 

Il primo obiettivo strategico del Patto per il lavoro e per il clima è fare dell’Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi investendo in educazione, istruzione, formazione, ricerca e cultura. Centrali in questo disegno sono le alte competenze: rafforzarle e specializzarle significa promuovere l’attrattività e la permanenza di giovani sul territorio regionale, sostenere un’accelerazione della transizione verde per una crescita capace di coniugare qualità del lavoro e rispetto dell’ambiente, produttività e valore aggiunto, favorire la transizione digitale per nuova occupazione e nuove opportunità e accompagnare il sistema economico e produttivo e dei servizi nella capacità del sistema di generare valore. 

Attrazione di investimenti e talenti

Legge talenti

Riconoscendo le competenze come volano per la crescita del tessuto economico e sociale, la Regione si è dotata, per prima in Italia, della Legge regionale 2 del 2023 per attrarre e trattenere i talenti a elevata specializzazione. Tra i progetti attivati grazie a questa legge troviamo la riconversione dei 10 spazi S3 in Hub Talenti Emilia-Romagna, terminali territoriali per valorizzare le competenze necessarie al sistema economico produttivo regionale delineato nella Smart specialisation strategy.   Precedentemente, la Legge regionale 14 del 2014 per la promozione degli investimenti in Emilia-Romagna ha delineato gli interventi per accrescere l'attrazione e la competitività del sistema economico regionale e raggiungere elevati livelli di sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo.
  • Riconoscendo le competenze come volano per la crescita del tessuto economico e sociale, la Regione si è dotata, per prima in Italia, della Legge regionale 2 del 2023 per attrarre e trattenere i talenti a elevata specializzazione. La legge prevede una serie di interventi, tra cui servizi di acccoglienza per talenti e famiglie, supporto al placement per studenti e ricercatori, nuovi percorsi di laurea mirati alle esigenze dei settori produttivi e programmi di mobilità per lavoratori all’estero. Tra i progetti attivati troviamo la riconversione dei 10 spazi S3 in Hub Talenti Emilia-Romagna, terminali territoriali per valorizzare le competenze necessarie al sistema economico produttivo regionale delineato nella Smart specialisation strategy. L’attuazione della legge prevede anche una struttura di governance, il Comitato regionale per l’attrazione dei talenti, che monitora e supporta le politiche regionali. A maggio 2024, la Giunta regionale ha approvato il Manifesto per l’attrazione dei talenti, che stabilisce le priorità strategiche per l’attuazione della legge.
    Precedentemente, la Legge regionale 14 del 2014 per la promozione degli investimenti in Emilia-Romagna ha delineato gli interventi per accrescere l'attrazione e la competitività del sistema economico regionale e raggiungere elevati livelli di sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo. 

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ultima modifica 2024-10-15T14:30:02+01:00
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