Tecnopoli, dopo Parma e Reggio Emilia il viaggio continua a Bologna
Durante le visite ai Tecnopoli di Parma e Reggio Emilia del 10 novembre 2021 è emerso il ruolo strategico di queste infrastrutture per la ripresa dopo la crisi generata dalla pandemia, attraverso l’approfondimento delle attività dei soggetti gestori, delle relazioni sui territori, dei progetti in corso e delle prospettive future. Gli Assessori regionali Paola Salomoni e Vincenzo Colla hanno potuto apprezzare le sinergie tra istituzioni, imprese e mondo della formazione, insieme per un rilancio che abbia come leve l’innovazione e la ricerca. Il viaggio prosegue il 16 novembre al Tecnopolo di Ozzano (Bologna) intitolato a Rita Levi Montalcini e il 19 novembre al Tecnopolo di Bologna CNR.
Tecnopolo di Parma
Durante l’incontro sono stati affrontati i temi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e la nuova Strategia S3 2021-2027 per la ricerca e l’innovazione. Hanno partecipato oltre agli Assessori regionali Salomoni e Colla il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, la Direttrice generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa della Regione Emilia-Romagna Morena Diazzi, la Direttrice operativa di ART-ER Marina Silverii e diversi soggetti pubblici e privati del tessuto economico-produttivo del territorio. L’appuntamento è stato anche l’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte nei 5 anni di funzionamento del Tecnopolo dell’Università di Parma quale hub dell’innovazione territoriale e dei Centri accreditati alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.
“La Rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna è uno strumento fondamentale per assicurare il dialogo costante tra mondo della ricerca e dell’impresa e per garantire il trasferimento dell’innovazione tecnologica a tutte le filiere produttive, in coerenza con la strategia di specializzazione intelligente regionale" - ha dichiarato Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna – "Il Tecnopolo di Parma con le sue infrastrutture, laboratori e servizi è un alleato prezioso per la competitività del tessuto imprenditoriale locale e per le sinergie che è in grado di innescare a livello regionale, nazionale ed europeo, dimostrando di essere un hub capace di fare sistema. Come Emilia-Romagna intendiamo potenziarne l’identità agroalimentare in quanto fattore di forza territoriale, anche di valenza internazionale”.
“Individuare le direzioni di sviluppo, questo lo dobbiamo fare insieme. La ricerca è lo strumento essenziale per dare forma e sostanza alla ripartenza della nostra regione" – ha osservato Paola Salomoni, Assessora a Scuola, Università, Ricerca, Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna - "soprattutto perché non si ferma alla consegna dei risultati, ma cresce e li trasferisce al sistema produttivo mettendo in rete laboratori universitari e imprese, che lavorano insieme nel Tecnopolo di Parma in settori altamente strategici. Grazie a queste sinergie potremo rafforzare ancor più il nostro ecosistema regionale della ricerca e dell'innovazione e affrontare le sfide che ci attendono".
Tecnopolo di Reggio Emilia
Durante la visita è emersa la forte specializzazione del Tecnopolo nei settori della meccanica e meccatronica, insieme all’agroalimentare, digitale, ambiente ed energia. Proprio da alcuni di questi focus sono nati progetti importanti per il territorio, in sinergia con il mondo accademico, imprenditoriale e istituzionale, e che coinvolgono anche il Tecnopolo di Reggio Emilia. Tra i più recenti del 2021 il Tech-Up Tecnopolo di Reggio Emilia e il Digital Automation Lab, appartenenti al Distretto Digitale, promosso da Unindustria Reggio Emilia e gestiti da Fondazione REI.
"Al Tecnopolo di Reggio Emilia ho visto un lavoro di grande qualità in sintonia con il posizionamento che, come Regione, ci siamo dati, individuando nel Patto per il Lavoro e per il Clima tre assi prioritari di intervento: il governo del digitale, l’ibridazione della manifattura e il più grande investimento sui saperi e la conoscenza. Qui ho visto progetti splendidi sulla manifattura avanzata, la robotica, il digitale, l’agroalimentare, il biometano, realizzati in sinergia fra l’Università, la Rete Alta Tecnologia e il mondo delle imprese" - ha dichiarato nel corso della visita Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna. "È questo sistema integrato fra pubblico e privato che fa la forza del nostro territorio, garantendo il trasferimento dell’innovazione tecnologica a tutte le filiere produttive, per mantenerle competitive anche nella transizione sostenibile. È fondamentale che i tecnopoli siano a disposizione anche per la formazione dei nostri giovani, come già avviene qui a Reggio Emilia, in un tecnopolo che presenta ambienti di grande qualità e bellezza, inseriti in un progetto di recupero fortemente identitario e con una storia importante. Un hub di grande radicamento territoriale ma con una dimensione internazionale, fattore fondamentale per trattenere e attrarre talenti e creare buona occupazione".
"Il digitale è un tema sfidante e dobbiamo formare studenti e studentesse allargando lo sguardo ad una tecnologia pervasiva - ha dichiarato durante la visita Paola Salomoni, Assessore regionale alla scuola, università, ricerca, agenda digitale" - "Vedere qui oggi il sistema della ricerca universitaria collaborare con le imprese per portare l’innovazione nel cuore delle filiere è una conferma del grande patrimonio su cui possiamo contare per le sfide future che ci attendono. Nel territorio di Reggio Emilia i ricercatori sono al fianco di coloro che devono industrializzare i risultati che hanno raggiunto in settori strategici, come quello della meccanica e della meccatronica: questo è il modo migliore per fare tesoro dei saperi e delle competenze che ci rendono una regione competitiva a livello internazionale".