Tecnopoli, prosegue il viaggio nel cuore dell’ecosistema dell’innovazione
Dopo l’avvio al Tecnopolo di Rimini, sono in programma fino alla fine di novembre 2021 le visite nelle infrastrutture della Rete regionale in cui è racchiuso il potenziale dell’eccellenza nel segno di ricerca e innovazione, con la partecipazione gli Assessori regionali Paola Salomoni e Vincenzo Colla.
Tecnopolo di Modena e TPM Mario Veronesi di Mirandola
Alla visita del 3 novembre scorso ha partecipato l’Assessora Paola Salomoni insieme a Morena Diazzi, Direttore generale economia del lavoro e della conoscenza, presente in tutte le visite. All’incontro hanno preso parte il Rettore dell’Università di Modena Carlo Adolfo Porro, i sindaci del territorio dell’Unione dei Comuni Area Nord, l’Assessora del Comune di Modena Ludovica Ferrari e il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari. Come per le altre visite, l'evento è stato organizzato in collaborazione con ART-ER, coordinatore della Rete dei Tecnopoli dell'Emilia-Romagna.
Il Tecnopolo di Modena ospita 9 laboratori di ricerca industriale accreditati presso la Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna dotati di competenze, strumentazioni e risorse negli ambiti Meccanica e Materiali, ICT, Scienze della Vita. All’interno del Tecnopolo sono presenti, inoltre, strutture di accoglienza per le imprese, spazi per spin-off innovativi e per laboratori di ricerca privati. Il TPM di Mirandola, che nel corso della pandemia ha consolidato il ruolo di riferimento nazionale anche con la certificazione di un dispositivo sanitario, verrà presto ampliato, mettendo a disposizione anche ulteriori uffici e laboratori per startup, sale riunioni e spazi di coworking. Il nuovo edificio sarà inaugurato all’inizio del prossimo anno.
Forte è la collaborazione con l’Università di Modena, che garantisce sinergie in settori cruciali come la Microscopia Applicata e la Biologia Cellulare e la meccanica avanzata, fino all’intelligenza artificiale. “È la capacità di tenere in rete tutti i poli della conoscenza con Università, Centri di Ricerca e Laboratori insieme alle nostre imprese che contribuisce a fare di questo territorio un importante presidio – ha dichiarato Paola Salomoni, Assessora regionale alla scuola, università, ricerca, agenda digitale nel corso della visita – Il trasferimento di nuove tecnologie e saperi al sistema produttivo è una leva fondamentale di sviluppo per una regione come la nostra, che guarda alle sfide future con la volontà di essere sempre più competitiva a livello internazionale”.
Tecnopolo di Forlì-Cesena
Durante la visita alla sede del Tecnopolo presso la Rocca delle Caminate di Meldola del 5 novembre scorso, gli Assessori Salomoni e Colla si sono confrontati con i rappresentanti delle imprese locali e il mondo della ricerca e dell’innovazione che fa riferimento ai CIRI, i Centri Interdipartimentali di Ricerca Industriale) dell’Università di Bologna, parte integrante del Tecnopolo di Forlì-Cesena.
Obiettivo dell’evento è stato quello di avviare un confronto sul ruolo degli stessi Tecnopoli, quali luogo dell’incrocio istituzionale per lo sviluppo di servizi e progetti di innovazione a servizio del tessuto imprenditoriale, alla luce del periodo attuale che vede la Regione Emilia-Romagna impegnata nella predisposizione di piani di sviluppo economico, il più rilevante dei quali è certamente la nuova Strategia S3 2021-2027. Alla Rete dei Tecnopoli è quindi richiesto uno sforzo progettuale in linea con i propri ambiti di innovazione e con le vocazioni dei propri territori, al fine di proporre ambiti di finanziamento alla Regione da inserire in tali contesti. Si tratta di un momento cruciale per lo sviluppo economico, come ha ricordato Morena Diazzi, Direttore generale economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione, in quanto sul piatto complessivamente ci sono circa 5 miliardi di euro, ben superiori a quanto erogato in ambito S3 2014-2020, dove comunque sono stati finanziati 9.881 progetti.
Nel corso dell’evento i referenti dei CIRI di Forlì-Cesena hanno presentato le proprie attività. Un messaggio forte e chiaro è venuto dall’assessore regionale Vincenzo Colla: “La Regione Emilia-Romagna – ha affermato – ha a cuore i propri territori e il loro sviluppo: oggi con il Patto per il lavoro e per il Clima dobbiamo gestire un grande cambiamento e vogliamo farlo nell’ambito della digitalizzazione, delle tecnologie trasversali e della sostenibilità, senza dimenticare mai i concetti di coesione sociale. È assolutamente necessario recuperare la cultura tecnica e scientifica perché c’è un grande bisogno di giovani qualificati, senza i quali, nel medio periodo, avremo ripercussioni negative sullo sviluppo economico. Avremo a disposizione ingenti risorse e sono sicuro che la Rete di Alta Tecnologia della Regione con i Tecnopoli sapranno individuare idee progettuali di qualità, in sinergia con le imprese dei territori”. Di particolare interesse la promessa di finanziare la già citata seconda galleria del vento presso le ex Caproni.
Anche dall’Assessora Paola Salomoni è giunto l’invito ad attivarsi per una progettazione dell’innovazione di qualità: “Le competenze ci sono – ha affermato – da parte del Tecnopolo di Forlì-Cesena, di Ser.In.Ar., dell’Università e del tessuto delle imprese. E’ il momento di attivarsi: i Tecnopoli sono dentro all’S3, dobbiamo promuovere un ecosistema innovativo di qualità, concentrandoci anche sui settori in cui siamo meno presenti, compreso tutto il mondo delle start-up. Le risorse, oltre a S3 2021-2027, potranno giungere anche da Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sul quale abbiamo buone possibilità di aggiudicarci un bando”.