Val D'Arda, Veleia Romana e dintorni
Obiettivo generale del progetto è stata la valorizzazione a fini turistici dei siti storici e archeologici delle valli del dell’Arda e alta Val Nure. Fulcro principale dell’intervento, il sito archeologico di rilevanza internazionale di Veleia.
In particolare il progetto è stato animato dalla volontà di:
- rendere "vitale" e comunicativa una zona archeologica di notevole importanza non solo per il territorio della Provincia di Piacenza, per la sua unicità ed estensione, ma per tutto il Nord Italia, attraverso la realizzazione di servizi integrativi e spazi attrezzati;
- favorire l'afflusso turistico nel contesto territoriale in cui è inserita Velleia, che presenta significative ed emergenti realtà ambientali (collegamento con il Parco Provinciale del Monte Moria e Riserva Geologica del Piacenziano) e storico-culturali (Borghi storici di Vigoleno e Castell'Arquato), al fine di incrementare anche lo sviluppo economico dell'area di influenza.
Gli interventi effettuati sono stati i seguenti.
Veleia - Ristrutturazione Edificio demaniale “Ex-Fienile”: l'intervento ha previsto la creazione di spazi adibiti a ricevimento dei visitatori, coffee-shop, biglietteria, info-point, oltre a laboratori di studio per approfondimenti e ricerche nell'ambito archeologico, architettonico e ambientale.
Antica Pieve di Vernasca: l’immobile denominato “Casa Bacchini” versava in una situazione tale da limitarne seriamente l’utilizzo rispetto alle potenzialità turistiche e culturali della struttura. Il progetto ha previsto il rifacimento degli impianti (elettrico, termo-sanitario e gas) e una nuova distribuzione interna dei locali, oltre alla sistemazione dell’area di accesso esterna.
Ostello di Monastero: la trasformazione della ex scuola comunale di Monastero in ostello, già parzialmente realizzata tramite un progetto di stralcio funzionale precedente, ha previsto interventi di completamento per rendere operativo il manufatto.
Sito archeologico di Groppallo ed edificio scolastico: è stata sistemata l’area dei ritrovamenti risalenti al secolo X-XII ed è stato ristrutturato il secondo piano della ex-scuola comunale, che oggi ospita il Museo archeologico.
Il progetto ha previsto un investimento complessivo di 1.536.035 euro di cui 870.477 finanziati dal Por.