Progetti di sviluppo sostenibile del Comune di Piacenza

Tra gli interventi, il rafforzamento del Laboratorio aperto nell’ex chiesa del Carmine

Approvati i progetti dell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) del Comune di Piacenza: riqualificazione del patrimonio edilizio, città della cultura dello studio e della salute, politiche per l’inclusione sociale sono alcuni degli obiettivi previsti dal programma presentato oggi nella sala del Consiglio comunale dal presidente Stefano Bonaccini e dalla sindaca di Piacenza  Katia Tarasconi. I progetti, finanziati con 8.470.000 euro di contributo Fesr e Fse+ per un investimento complessivo di oltre 10,5 milioni di euro, riguardano: il rafforzamento del Laboratorio aperto a supporto della transizione digitale attribuendo nuovi ruoli all'esperienza; la realizzazione di pensiline fotovoltaiche sul parcheggio scambiatore compreso tra viale Malta e viale Palmerio a servizio dell’edificio di viale Beverora di proprietà comunale; la riqualificazione della biblioteca Passerini-Landi; la demolizione e ricostruzione della biblioteca di viale Dante Alighieri; la realizzazione dell’hub di comunità e nuovo centro interculturale Spazio 2.

“Una città che punta su innovazione, ambiente, riqualificazione e rigenerazione urbana come leve per uno sviluppo sostenibile - commenta il presidente Bonaccini - è un nuovo tassello nel nostro percorso per una crescita inclusiva, da costruire insieme agli enti locali. La strategia messa a punto dal Comune guarda, nell’integrazione tra diversi fondi, a una città che riqualifica il proprio patrimonio edilizio e culturale e che vuole incrementare la sostenibilità del polo logistico. Ma non esiste sostenibilità senza coesione sociale, quindi giusto e importante offrire anche misure e servizi che contribuiscano a migliorare la qualità della vita, e in questa direzione va proprio l’Atuss di Piacenza”.

Quella del Comune di Piacenza è una delle quattordici Atuss dell’Emilia-Romagna, uno strumento di programmazione territoriale individuato dalla Regione per raggiungere gli obiettivi del Patto per il Lavoro e il clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in stretta collaborazione con i territori: i nove Comuni capoluogo, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Faentina e Terre d’Argine. Complessivamente sono a disposizione risorse per 114,5 milioni di euro grazie alla programmazione dei fondi europei FesrFse+ 2021-2027 che, considerando il cofinanziamento locale, mobiliteranno investimenti per oltre 164 milioni. 

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