Aperto il nuovo centro visita del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
È stato inaugurato giovedì 29 luglio 2021 il nuovo centro visita di Santa Sofia (FC) dedicato al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, che si estende per 36mila ettari sull'Appennino tosco-romagnolo con foreste antiche e più di 600 chilometri di sentieri. I lavori per la realizzazione del nuovo centro visita fanno parte del progetto Vias animae, Le strade ritrovate, avviato grazie ai Fondi europei per la qualificazione dei beni ambientali e culturali nei Comuni forlivesi di Santa Sofia, Premilcuore e Bagno di Romagna. L'obiettivo è rendere più attrattivo il versante romagnolo del Parco, attivando nuovi servizi, percorsi e strutture in grado di soddisfare la crescente richiesta di un turismo slow e sostenibile. Gli interventi hanno consentito di valorizzare un territorio unico in cui storia e natura si intrecciano, portando alla riscoperta di sentieri antichi e percorsi escursionistici per chi ama immergersi nei luoghi nascosti di una tradizione millenaria. L’investimento complessivo per la realizzazione del progetto è stato pari a 2,6 milioni di euro, con un contributo dei Fondi europei di 1,8 milioni, a cui si aggiungono 50mila euro per iniziative promozionali.
Il nuovo centro visita
Punto di riferimento per chiedere informazioni sul territorio e sui sentieri della rete escursionistica, il centro mette a disposizione dei più piccoli uno spazio all'ingresso dedicato interamente a loro per invitarli a scoprire la storia del Parco con schermi touch e giochi interattivi. Nella prima sala è disponibile un’installazione multimediale per offrire ai visitatori una visione d'insieme sulle caratteristiche e sui luoghi simbolo del Parco. Subito dopo si apre il corridoio della memoria, in cui una serie di pannelli illustrano le tappe chiave della presenza dell’uomo sull’Appennino Romagnolo, dai recenti ritrovamenti ai margini dell’invaso di Ridracoli fino all’istituzione della Riserva integrale di Sasso Fratino. Qui si affacciano le stanze dedicate alla collezione di meraviglie del quotidiano di Giorgio Graziani, collezionista di Santa Sofia, dove sono esposti oggetti tradizionali, la cui funzione misteriosa dovrà essere indovinata dai visitatori con gli indizi suggeriti da alcuni video. Infine, al primo piano si trova la sala dedicata al naturalista forlivese Pietro Zangheri, in cui protagonista è il grande plastico della Romagna, realizzato tra il 1922 e il 1954 per riprodurre, in scala 1: 25.000, gli aspetti geomorfologici e vegetazionali di questo territorio. La sala è corredata da pannelli descrittivi e dalle stampe dei preziosi scatti del suo archivio fotografico della Romagna. Lo spazio è inoltre predisposto per ospitare mostre temporanee.