Ricerca, tecnologia e laboratori
Nel periodo 2007-2013 sono stati investiti circa 241 milioni di euro in ricerca e innovazione, in particolare per la realizzazione della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna, un'infrastruttura al servizio del nostro sistema produttivo che permette alle imprese di essere sempre più competitive attraverso la ricerca e la sua applicazione in nuovi prodotti e servizi.
Delle risorse destinate al progetto, oltre 136 milioni corrispondono a contributi Por Fesr e Regione Emilia-Romagna, 93 milioni sono risorse di Università e centri di ricerca, mentre 11,6 milioni arrivano dagli Enti locali.
Il Por Fesr ha finanziato i programmi di ricerca e il trasferimento tecnologico dei laboratori, che vedono la partecipazione diretta di università ed enti di ricerca, laboratori privati rivolti al mercato, incubatori di imprese di alta tecnologia e altri servizi legati agli obeittivi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale. Insieme ai programmi di ricerca, è stata finanziata la realizzazione delle infrastrutture nate per ospitare e mettere in rete i 10 tecnopoli che raccolgono i laboratori e le attività di ricerca e sviluppano ricerca nelle filiere produttive più rilevanti in Emilia-Romagna: agroalimentare, costruzioni, energia e ambiente, ict e design, meccanica e materiali, scienze della vita. Un sistema che si compone di 36 laboratori, a cui si aggiungono ulteriori 52 strutture di ricerca e trasferimento tecnologico accreditate, in parte supportate da interventi regionali integrati con il Por Fesr.
Oltre alla Rete Alta tecnologia, gli ulteriori risultati ottenuti grazie alle risorse destinate a ricerca e innovazione sono:
- 600 nuovi contratti rivolti a giovani ricercatori, che si aggiungono agli oltre 1000 ricercatori strutturati operativi all'interno dei 36 laboratori che compongono la Rete
- 1.679 progetti di ricerca sottoscritti tra laboratori e imprese dal 2009, per un valore di 124 milioni di euro. Di queste risorse, quasi la metà, pari al 44%, è sostenuta da finanziamenti propri delle aziende committenti, senza ricorso a fondi pubblici. Sono invece 134 i progetti di ricerca collaborativa finanziati con circa 20 milioni di euro di risorse regionali e Por Fesr.
- 92 progetti per sostenere con 3,6 milioni di euro la partecipazione dei laboratori della Rete al nuovo programma europeo di ricerca Horizon 2020
Tra gli strumenti di supporto all'incontro tra domanda delle imprese e offerta da parte della Rete Alta Tecnologia sono stati resi disponibili:
- Il catalogo delle competenze, delle attrezzature e dell'offerta di ricerca, l'applicazione sugli strumenti per la ricerca disponibili nella Rete
- La app gratuita per dispositivi mobili, che rappresenta un punto di incontro fra la domanda di ricerca delle imprese e le risposte della Rete in termini di infrastrutture tecnologiche, attrezzature per test e prove e software specialistici. Per ciascuno di essi sono forniti dettagli sulle modalità di utilizzo. L'app è disponibile per la piattaforma Android e per i dispositivi con sistema operativo iOs
Altre azioni specifiche sono state messe in campo per potenziare le capacità di ricerca e innovazione delle filiere produttive e dei territori colpiti dal sisma, per rilanciarne la competitività e la capacità di generare nuova occupazione, potenziando allo stesso tempo la capacità di ricerca dei laboratori della piattaforma Edilizia e Costruzioni della Rete alta tecnologia su progetti e programmi di ricerca in materia di sicurezza sismica.
Tra le più rilevanti nelle aree del sisma, si segnalano
- Il laboratorio sui materiali innovativi per il biomedicale, all'interno del nuovo centro di ricerca di Mirandola
- Due programmi di ricerca sperimentale dedicati alle tecnologie anti-sismiche, applicabili nei processi di ricostruzione sia per ambito industriale che civile delle infrastrutture.
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