Por Fesr, raggiunto il target di spesa al 2018
Si è svolto il 17 dicembre 2018 presso la comunità di San Patrignano il comitato di sorveglianza sullo stato di avanzamento del Por Fesr 2014-2020, per la prima volta in forma congiunta con i dati analoghi del Por Fse. Tra gli elementi di valutazione è emerso come prioritario per entrambi i Programmi il rispetto del target di spesa richiesto entro fine 2018 per non perdere le risorse europee assegnate alla Regione. Per continuare a sostenere queste azioni, nel Bilancio 2019 viene alzata a 72 milioni di euro la quota di cofinanziamento regionale, rispetto alla media di 59 degli anni dal 2014, generando investimenti grazie ai fondi Ue per quasi 490 milioni su voci fondamentali come imprese, agricoltura, sviluppo, politiche attive per il lavoro e formazione.
Por Fesr: la situazione
Nel ciclo 2014-2020 il Por Fesr mette a disposizione 481,8 milioni di euro, di cui 358,6 milioni già impegnati per il finanziamento di oltre 2.400 progetti di imprese, enti pubblici, liberi professionisti, centri di ricerca, dai quali saranno generati investimenti per oltre 700 milioni di euro. Finora è stata certificata alla Commissione europea una spesa pari a 135,8 milioni di euro, che unitamente al raggiungimento degli obiettivi di realizzazione fisica degli interventi finanziati, ha consentito di centrare i target di metà periodo previsti per il 31/12/2018.Le azioni previste dal Programma, 31 in totale, sono tutte avviate.
Il commento
“Grazie ai Fondi europei la Regione Emilia-Romagna può rafforzare il suo impegno per garantire la competitività del sistema produttivo – dichiara Palma Costi, Assessore regionale alle attività produttive – L’utilizzo di tali risorse è fondamentale per consentirci di accelerare questo percorso di sviluppo economico e sociale, come attestano i dati di avanzamento del Por Fesr, le cui risorse sono quasi completamente stanziate con impegni pari al 74% della dotazione complessiva. Il rispetto del target di spesa fissato dalla Ue entro fine 2018 rappresenta dunque una conferma dell’efficacia di questa strategia”.
“Innanzitutto esprimo grande soddisfazione perché ancora una volta la Regione Emilia-Romagna raggiunge pienamente gli obiettivi fissati dall’Unione europea” – dichiara Patrizio Bianchi, Assessore alla formazione, alle politiche europee. “Il Fondo sociale europeo è uno strumento che permette di agire e mettere al centro le persone. E’ dunque fondamentale che anche per il successivo periodo di programmazione di cui si sta discutendo ora, resti in capo alle regioni, vincolato alla loro capacità di programmazione sul territorio. Trattandosi dell’espressione di una politica strutturale, dovrà essere sempre più integrato con gli altri Fondi europei per tradursi in benefici concreti per la comunità, per i giovani in particolare. Proprio su di loro l’Emilia-Romagna ha scelto di investire con il nuovo Patto Giovani Più, siglato insieme a sindacati, associazioni di imprese, università, mondo della scuola, terzo settore, per offrire alle nuove generazioni più opportunità e più lavoro di qualità”.