Transizione digitale, occasione per le pmi emiliano-romagnole

Bonaccini-Colla: "Così sosteniamo la spinta agli investimenti, direzione giusta per mantenere la competitività del nostro sistema a livello nazionale e internazionale"

Pronte per il salto tecnologico: la strada della transizione digitale è stata imboccata con decisione dalle piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna.
Questo anche grazie a risorse, a fondo perduto, messe in campo dalla Regione: quasi 51 milioni di euro che hanno messo in moto investimenti complessivi per 132 milioni da parte di 702 aziende emiliano-romagnole.

A registrarlo, gli esiti del bando regionale che ha finanziato, con risorse del Programma regionale Fesr 2021-2027, oltre 1.000 progetti relativi a interventi innovativi per introdurre nuove tecnologie nei processi produttivi e organizzativi, nei prodotti e servizi, nelle catene di distribuzione e vendita e nelle relazioni con i diversi attori delle filiere.

La scelta di viale Aldo Moro di indirizzare risorse e interventi per sostenere il salto tecnologico alle imprese emiliano-romagnole parte da una strategia già consolidata.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vicenzo Colla, dopo i buoni esiti del bando pilota dello scorso anno per favorire la digitalizzazione delle imprese artigiane, nell’ambito della nuova programmazione ha voluto allargare il perimetro alle imprese emiliano-romagnole di tutti i settori di attività.

"Un risultato importante, un segnale davvero significativo che va oltre ogni nostra previsione. Una risposta chiara - affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore Vincenzo Colla - da parte delle imprese emiliano-romagnole all’efficacia delle nostre scelte di sostenere la spinta agli investimenti. La digitalizzazione delle nostre imprese rappresenta una delle sfide più importanti nel percorso di transizione intrapreso, trasversale a tutti i settori”.

Ampi e trasversali i settori economico-produttivi che hanno beneficiato dei contributi. Se la parte del leone è registrata, per circa un terzo, da imprese della filiera meccanica e metallurgica, significative le proposte provenienti dai settori delle industrie culturali e creative, da quelle della moda, turismo, dei trasporti e logistica, fino alle startup.

Gli esiti del bando in sintesi

Le domande presentate in occasione del bando per il sostegno della transizione digitale delle imprese dell'Emilia-Romagna sono state complessivamente 890 rispetto alle 702 imprese finanziate, e sono 806 i progetti finanziati (ciascuna impresa poteva presentare più progetti riferiti a più unità locali). Di questi 152 sono i progetti presentati da imprese appartenenti al settore delle industrie culturali e creative, 22 da imprese del turismo, 125 da imprese artigiane, 17 da start up innovative, 36 da imprese della moda, 12 dal settore dei trasporti e della logistica, 182 da imprese della filiera meccanica e metallurgia.
Inoltre, 81 sono i progetti finanziati presentati da imprese in possesso del rating di legalità, 78 quelli presentati da imprese femminili, 6 da imprese giovanili, 53 da imprese localizzate nelle aree montane, 25 quelli presentati da imprese localizzate nelle aree interne e 17 quelli presentati di imprese delle aree svantaggiate del ferrarese e del piacentino. 
In merito alla tipologia rispetto ai 702 progetti finanziati 578 sono quelli rivolti a favorire l’ottimizzazione di processi aziendali interni mentre i restanti 124 sono rivolti ad ottimizzare processi di filiera. Delle 702 imprese finanziate, infine, sono 190 quelle che assumeranno nuovo personale.

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ultima modifica 2023-02-15T17:17:09+01:00
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