Bologna “Città della conoscenza”: presentata l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile
Bologna è pronta a consolidare la sua reputazione come "Città della conoscenza" attraverso una serie di progetti ambiziosi che coinvolgono il territorio, la rigenerazione urbana e la crescita sociale. L'accordo tra il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna ha portato alla presentazione dell'Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss), che prevede investimenti per 4 milioni di euro in quattro progetti chiave. Il Comune contribuirà con risorse proprie per 800mila euro per il resto potrà contare sui 2,5 milioni del Programmi regionale Fesr e sui 700mila euro del Fse+.
Questi progetti trasformeranno aree dismesse in luoghi di attrattività per studenti, appassionati e turisti, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e della Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Il Museo nazionale della pallacanestro, donato da Basket City al Paese, e il Polo del patrimonio cinematografico collegato alla Cineteca sono due dei progetti principali all'interno del nuovo Polo tecnico-scientifico 'Renato Zangheri'. Questi luoghi non solo celebreranno la storia di Bologna ma la proietteranno nel futuro, diventando centri di conoscenza e socialità. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sottolinea che "sport e cultura sono strumenti di crescita sociale" e che questi progetti di rigenerazione si concentrano sulla valorizzazione del patrimonio esistente, riunendo le periferie con il centro e investendo in formazione.
Bonaccini: “Aggregazione e crescita sociale anche attraverso cultura e sport”. Lepore: "Investimenti per un'offerta culturale di livello"
Il Giardino della Resilienza allo Scalo Malvasia è un altro progetto significativo di rigenerazione urbana. Questo quartiere popolare si trasformerà in un distretto culturale all'interno di un parco, promuovendo l'innovazione e la coesione sociale. Inoltre, il Nuovo Laboratorio Aperto aumenterà l'offerta culturale e civica, coinvolgendo il terzo settore e avvicinando i cittadini all'utilizzo delle tecnologie e alla partecipazione democratica.
I progetti di rigenerazione urbana di Bologna dimostrano come la città stia guardando all'avvenire valorizzando il suo passato. Questi sforzi trasformeranno non solo gli spazi fisici ma anche la vita delle persone, rendendo Bologna una città sempre più inclusiva, sostenibile e culturalmente ricca.