Sensori ambientali per proteggere le opere librarie
La tutela del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna può contare su un’arma in più. In alcune sale della biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna e della Panizzi a Reggio Emilia sono stati installati nel marzo 2021, in fase di test, alcuni sensori ambientali del progetto di ricerca industriale Crisalide. Si tratta di una rete di dispositivi che monitorano le opere librarie custodite nelle biblioteche, registrando in tempo reale temperatura, umidità e livello di illuminazione nelle sale. Presto verranno aggiunti ai parametri anche temperatura e umidità esterna; a seguire saranno raccolte anche informazioni sulla presenza di spore fungine nelle sale.
Tutti questi dati di monitoraggio sullo stato di salute degli antichi volumi convergeranno in un database, per essere poi elaborati da un software predittivo che avviserà tempestivamente i curatori delle biblioteche di possibili situazioni dannose per le opere. Per facilitare l’intervento di manutenzione, la lettura dei dati raccolti dai sensori potrà essere effettuata attraverso occhiali a realtà aumentata.
Ricerca e impresa al servizio della cultura
Realizzato con il contributo dei Fondi europei Por Fesr, il progetto Crisalide è un esempio della sinergia tra ricerca e impresa applicata alla protezione dei beni culturali. Il progetto punta infatti allo sviluppo di un sistema di diagnostica predittiva per il monitoraggio e la conservazione delle opere d’arte. Attraverso una rete di sensori ambientali IOT, Crisalide sarà in grado di avvisare in anticipo i restauratori sul formarsi di condizioni ambientali potenzialmente dannose, come la creazione di muffe e funghi. Il progetto è stato realizzato da un team di ricercatori dei Laboratori di ricerca industriale Mister e Teknehub, in collaborazione con Redox Srl e Romagnatech. Tre imprese sono coinvolte nel progetto: Finsoft Srl, Leonardo Srl, Ludo-TIC Sarl.
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