Imola, nasce il nuovo Museo Archeologico
Sono in partenza i lavori per il completamento dei Musei Civici di Imola, che cambieranno il cuore della città con una importante trasformazione architettonica all’interno del complesso conventuale di San Domenico, uno degli edifici più significativi del centro storico.
Il progetto di riqualificazione partirà nel mese di aprile 2021, con un investimento di 1,5 milioni di euro, di cui 600mila Fondi europei Por Fesr per la qualificazione dei beni culturali. L’obiettivo è rendere fruibile il primo chiostro del convento, che verrà recuperato architettonicamente restituendo alle 32 colonne corinzie la loro funzione portante. Sarà poi riqualificata l’area dello scavo a vista, che costituirà un elemento focale della nuova struttura, il nuovo Museo Archeologico. Qui sarà possibile ammirare tre ambienti pavimentati a mosaico relativi ad una ricca domus romana risalente al I secolo a.C. e i resti di una officina quattrocentesca, destinata alla fusione delle campane della chiesa di San Nicolò e Domenico. Il pubblico potrà visitare l’area percorrendo passerelle sopraelevate e accompagnato da un video multimediale che racconterà gli oltre 2.000 anni di storia che si sono svolti in questo luogo.
Il recupero del convento di San Domenico a Imola è uno dei venti interventi di qualificazione del patrimonio culturale avviati grazie al Por Fesr 2014-2020. La conclusione dei lavori, prorogata a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria da pandemia covid-19, dovrà essere entro il 30 settembre 2022.
Il commento
“Quando apre un cantiere, soprattutto di questi tempi, è sempre festa, e se si tratta di un cantiere della cultura, doppio giubilo – commenta Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura e paesaggio - Succede a Imola, dove un nuovo spazio si aggiungerà a quella che è già una ricca realtà museale, il complesso di San Domenico, già sede dei Musei Civici, dove nasce il nuovo Museo Archeologico, grazie alla ristrutturazione del primo chiostro. L’intervento è finanziato dal Comune di Imola e dalla Regione Emilia-Romagna con fondi europei, a ulteriore dimostrazione di come le nostre istituzioni sanno spendere, e bene, tutti i contributi della Commissione. Questa nuova sezione archeologica va dunque ad aggiungersi alle Collezioni d’Arte della Città, ricca rassegna di opere dal medioevo a Germano Sartelli e Bertozzi & Casoni, e alla Collezione di Scienze naturali Giuseppe Scarabelli. Ho avuto modo nei giorni scorsi di visitare la città, prendendo visione della forte e sincera ambizione dell’attuale amministrazione di accentuare l’immagine di Imola come città di arte e cultura. Anche a Imola, come capita spesso in Emilia-Romagna, mi sono reso conto di quanta bellezza attende ancora di essere scoperta dal grande turismo nazionale e internazionale".