A Riccione nasce il nuovo Museo del Territorio
Una struttura leggera, in vetro e acciaio, aperta alla città, sostenibile e di alta qualità inserita nell’edificio preesistente. Nasce a Riccione (Rn), nell’ex fornace Piva, il nuovo Museo del Territorio: mappe, reperti archeologici, ricostruzioni, con funzioni espositive, didattiche e attività di laboratorio. La posa della prima pietra è avvenuta il 1° dicembre 2021, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio Mauro Felicori, del sindaco di Riccione Renata Tosi e della Giunta comunale al completo. Prende così il via una riqualificazione architettonica che cambierà profondamente la città, potenziandone l’offerta culturale. L’avvio dei lavori è previsto entro l’anno, per un costo complessivo di 4,2 milioni di euro, di cui 1 milione di euro di contributo dai Fondi europei Por Fesr per la valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali.
Il progetto prevede il restauro dell’involucro esterno e la realizzazione di un nuovo edificio energeticamente efficiente e a basso impatto ambientale che, grazie a una rete di piste ciclabili sarà collegato a tutta la città. All’interno dell’ex fornace Piva saranno allestiti spazi interattivi, una sala conferenze per 140 persone, laboratori e un’area forni per esercitazioni didattiche. Il camino della fornace sarà il simbolo del museo e punto di riferimento della città.
Il Museo del Territorio di Riccione è uno dei progetti di qualificazione dei beni culturali avviati grazie ai Fondi europei presentati nell'ultima edizione della brochure regionale Beni culturali, motore dello sviluppo (3.31 MB).
I commenti
“Una prima pietra è di per sé una grande notizia, perché viene subito dopo l’ultimo certificato, significa che sono finite le fasi della progettazione e delle autorizzazioni, apre il cantiere e già si intravvede il nuovo museo che apre le porte ai cittadini. La diffusione della cultura, importante per la qualità della vita di ogni cittadino - ha affermato l’assessore Mauro Felicori - ha nei musei, spazi attrezzati, multimediali, aperti a eventi e attività diverse, le proprie roccaforti. Fra i tanti, i musei del territorio sono particolarmente importanti perché ne rispecchiamo la storia, costruiscono identità – una idea complessa di identità – si prestano alla funzione didattica raccontando ai ragazzi i millenni e i secoli con l’evidenza di oggetti e di spazi familiari. Peraltro questo progetto riqualifica un immobile prezioso di archeologia industriale, esso stesso identitario e parte del racconto storico dell’area riccionese. La particolare attenzione verso la ecosostenibilità e il dialogo con la città sia attraverso le pareti trasparenti e inclusive, sia con veri e propri percorsi ciclabili, aggiungono un tocco di moderna eleganza al progetto. Da oggi il sistema museale regionale si prepara ad essere più ricco”.
Vogliamo il meglio e questo nuovo Museo sarà un fiore all’occhiello non solo per Riccione ma per tutta la Romagna - ha affermato il sindaco di Riccione, Renata Tosi - Grazie ad un progetto di rigenerazione rispettoso dell’esistente andiamo a realizzare una struttura che finalmente darà risposte concrete alla necessità dell’attuale museo di spazi adeguati, bellezza e armonia. Niente di invasivo perché il nuovo edificio, moderno e trasparente, è stato concepito non per stravolgere bensì per immergersi in un’area della città destinata, dopo la realizzazione del Parco degli Olivetani, a divenire un nuovo punto di aggregazione e riferimento per i riccionesi e per i turisti. Con la posa della prima pietra che suggella l’immediato avvio dei lavori, presentiamo una grande occasione per ritrovarsi e guardare al futuro con ottimismo. Riccione è una località dove turismo, cultura, rispetto per l’ambiente con parchi e aree verdi, mobilità dolce e un grande fermento di eventi richiamano ogni anno migliaia di persone, e il nuovo museo sarà un prezioso arricchimento. Ringrazio la Regione - ha concluso- rappresentata dall’assessore alla Cultura, Mauro Felicori, presente a Riccione per questo fondamentale traguardo, così come ringrazio tutte le professionalità interne ed esterne all’Amministrazione Comunale che hanno seguito passo dopo passo il corposo processo procedurale dell’opera”.