Covid-19, via libera dalla Commissione europea alla riprogrammazione del Por Fesr

Per rafforzare la risposta all'emergenza. Bonaccini: "Un tassello importante nel quadro dei nostri sforzi per affrontare pandemia e ripartenza"

La Commissione europea ha approvato il 26 novembre 2020 la modifica del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020, che permette alla Regione di riprogrammare l’utilizzo di 190 milioni di euro per dare immediato sostegno all’enorme lavoro che sta compiendo la sanità emiliano-romagnola nell'affrontare l'emergenza causata dalla pandemia Covid-19.

Le risorse saranno appunto destinate all'acquisto di dispositivi di protezione individuale e materiali sanitari, oltre che di attrezzature mediche e per potenziare la capacità di fare test. Fondi che saranno impegnati entro il prossimo 31 dicembre 2020 per venire incontro agli sforzi fatti finora, attraverso una manifestazione d'interesse rivolta alle aziende sanitarie. 

Gli impegni assunti fino ad oggi dal Por Fesr 2014-2020 saranno spostati su un'altra fonte di finanziamento, il Fondo di sviluppo e coesione FSC, come è stato illustrato nel corso del Comitato di sorveglianza del 9 novembre 2020, in virtù dell'accordo raggiunto dalla Regione con il Governo nel mese di luglio.

I commenti

“Confermiamo la nostra capacità di gestire al meglio i Fondi europei anche in un momento di emergenza pandemica - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - riuscendo a sfruttare al massimo la flessibilità introdotta dalla Commissione Ue nell'utilizzo delle risorse per far fronte all'emergenza in corso. Uno sforzo notevole considerato che l’Emilia-Romagna è fra le più efficienti nell’impiego dei fondi europei e ha quindi minori margini di riprogrammazione”.

“Anche la sua vocazione europeista- aggiunge- aiuta quindi l’Emilia-Romagna nella gestione dell’emergenza. L’Europa è unita in questo percorso e conferma la nostra strategia che punta a progettare il futuro con una cultura del cambiamento proattiva e inclusiva. Nel nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, che stiamo costruendo con le parti sociali - chiude Bonaccini-, anche grazie ai fondi europei del Next Generation Eu, puntiamo a gettare le basi per una ricostruzione partecipata che metta al centro la sanità pubblica, oltre ai temi della svolta ecologica, della digitalizzazione e dell’innovazione”.

Questo il commento della Commissaria europea per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira: "Mi compiaccio che quasi tutte le regioni italiane abbiano approfittato della flessibilità della Politica di coesione per reindirizzare i fondi là dove sono più necessari in questi tempi difficili. Ciò aiuterà notevolmente il paese ad affrontare le sfide sia a breve che a lungo termine poste dalla pandemia di Coronavirus”.

Filo diretto con l'Europa

La collaborazione con la Commissione europea è costante. Nelle scorse settimane, al Comitato di sorveglianza dei Programmi Fesr e Fse è stato presentato lo stato di avanzamento della programmazione 2021-2027 dei Fondi europei della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea, rafforzato con lo strumento Next Generation Eu, a seguito dell’emergenza Covid-19, per riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia. La Regione è impegnata nella definizione dei nuovi Programmi operativi regionali Fesr e Fse+ coniugando il programma di mandato della Giunta regionale e gli obiettivi della Politica di coesione per un’Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale e più vicina ai cittadini. Un percorso che avrà come filo conduttore la Strategia di specializzazione intelligente S3 2021-2027.

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