Commercio, via al nuovo bando a favore di negozi, bar e ristoranti
Punta a sostenere il commercio al dettaglio il nuovo bando che mette a disposizione 4 milioni di euro, di cui 2 milioni di risorse europee - Por Fesr nel 2020 e 2 milioni di risorse regionali nel 2021. La misura riguarda i progetti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture in cui si esercitano attività di commercio al dettaglio in sede fissa - come gli esercizi di vicinato, bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere - e l’ampliamento di nuovi servizi o prodotti. La prima finestra di presentazione delle domande è aperta dal 18 febbraio al 18 marzo 2020, per un massimo di 150 richieste. Il bando riaprirà poi dal 15 settembre al 29 ottobre 2020 con le stesse modalità.
Cosa finanzia il bando
Il bando eroga contributi a fondo perduto per progetti di investimento di importo minimo di 15 mila euro con spese relative a opere edili, murarie e impiantistiche e nella misura del 10% le spese per progettazione, direzione lavori e collaudo; l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi e dotazioni informatiche e impianti di videosorveglianza e/o antintrusione; l’acquisto di software e licenze d’uso, la realizzazione di siti internet e di e-commerce, di marchi e/o brevetti; spese per promozione dell’attività e spese per consulenza e assistenza tecnica nella presentazione delle domande. Per ciascun progetto i contributi sono erogabili per un massimo di 30 mila euro, per il 40% della spesa ammessa per piccole imprese con massimo 40 addetti. La percentuale è elevata del 5% nel caso di imprese femminili o giovanili, o imprese che si trovano in aree montane o svantaggiate. Un’altra novità di questo bando è che si prevede di elevare il contributo massimo di un altro 10% per progetti presentati da imprese che esercitano la loro attività in immobili in affitto con contratti regolarmente registrati.
Il commercio al dettaglio in cifre
Dai dati della ricerca di Art-ER presentata a Bologna il 28 novembre 2019, emerge che le unità locali di commercio in sede fissa nel 2017 erano 53.865 per 149.266 addetti, valori sostanzialmente in linea con quelli pre-crisi (2008). Il commercio su aree pubbliche, che con 730 mercati, 8.620 imprese e 13.026 addetti rappresenta ancora una parte importante del commercio al dettaglio, sta attraversando un periodo di difficoltà, aggravato anche all’incertezza creata dalla direttiva Bolkenstein, sulle concessioni dei posteggi, su cui la Regione è intervenuta portando avanti, attraverso i bandi pubblici, il rinnovo delle concessioni. In controtendenza il settore dei pubblici esercizi, che fino ad ora ha visto un’espansione soprattutto grazie all’incremento dei flussi turistici, seppure con una leggera flessione nell’ultimo anno.
Le strategie della Regione a sostegno del settore
Diverse le azioni messe in campo in questa legislatura dalla Regione per aiutare il settore a recuperare terreno dopo la grande crisi economica del 2008 a partire dalla valorizzazione dei centri commerciali naturali storici e urbani e dalla qualificazione delle aree dei mercati. Nel periodo 2015-2018 sono stati finanziati progetti di marketing del territorio e investimento realizzati dagli enti locali con un contributo di 7,6 milioni di euro. La promozione delle aree commerciali, attraverso i Centri di assistenza tecnica delle associazioni (Cat), si è tradotta in 71 progetti per 1,2 milioni di euro di contributi.
Per incentivare la competitività degli esercizi commerciali e migliorarne l'attrattività delle imprese commerciali, sono stati stanziati circa 7,1 milioni di euro nel 2017 e 2018 a fronte di 21 milioni di euro di investimenti ammessi. L’impegno per l’innovazione e la digitalizzazione degli esercizi commerciali si è concretizzato in contributi alle imprese per oltre 1,7 milioni di euro.
L’accesso al credito, una delle leve strategiche per la crescita, ha visto investimenti delle imprese del settore commerciale e turistico per oltre euro 11 milioni di euro dal 2015 al 2019 attraverso il sistema dei consorzi fidi e delle cooperative di garanzie operanti sul territorio. Un intervento specifico poi è andato alle zone montane e rurali con investimenti per 800 mila euro per l’insediamento e lo sviluppo degli esercizi polifunzionali. Da ultimo il nuovo bando regionale da 4 milioni di euro con contributi diretti agli operatori commerciali.