Laboratori aperti, apre il cantiere a Modena

Da questa mattina i lavori per il recupero dell’edificio ex Aem

Questa mattina è stato aperto a Modena il cantiere per il recupero dell’edificio ex Aem, in cui sarà realizzato il Laboratorio aperto sui temi della cultura, dello spettacolo e della creatività.

Si tratta del primo cantiere in Emilia-Romagna per la realizzazione dei Laboratori aperti che nasceranno in dieci città grazie a interventi finanziati dalla Regione e dall’Unione europea con 16,6 milioni di euro del Por Fesr 2014-2020.

Con le risorse Por Fesr saranno realizzati lavori di manutenzione straordinaria, rifunzionalizzazione e restauro dell’edificio ex Aem, un tempo luogo destinato alla produzione di energia elettrica per l’alimentazione della rete tranviaria. Il primo stralcio dell’intervento, per un costo di due milioni e 400 mila euro, è finanziato per un milione e 800 mila euro con il contributo del Por Fesr nell’ambito dell’asse 6 e per 600 mila euro dal Comune.

Il Laboratorio sarà inaugurato entro la fine del 2017. Si tratta di un nuovo spazio pubblico per l’innovazione che ospiterà laboratori, coworking, sale riunioni e conferenze, spazi di aggregazione, intorno a una galleria centrale, luogo di incontro e contaminazione per le diverse attività che vi si svilupperanno. Come previsto dall’Unione europea, il Laboratorio sarà operativo almeno fino al 2025.

All’iniziativa al Teatro delle Passioni sono intervenuti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, gli assessori regionali alle attività produttive Palma Costi e alla cultura Massimo Mezzetti, la direttrice generale dell'area Economia della conoscenza, del lavoro e impresa della Regione Emilia-Romagna Morena Diazzi e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli.

L’intervento

Riguarderà una superficie utile di 1.400 metri quadrati. Gli spazi si svilupperanno al piano terra dell’edificio, costituito da tre piani, cui si aggiunge il soppalco, che ospiterà i Labspace.

Sono previsti uno spazio per il co-working di 60-70 metri quadrati, due sale riunioni (35 metri per ciascuna), quattro ambienti Labspace, con superfici variabili tra i 30 e i 55 metri quadrati, e una sala conferenze da 50 posti. Sorgeranno tutti attorno a una galleria centrale, una piazza coperta di 700 metri quadri, luogo di incontro e contaminazione. Una zona bar accessibile dall’area esterna garantirà un utilizzo indipendente e sarà disponibile per i Labspace un’area wi-fi di metratura compresa tra i 150 e i 200 metri quadrati.

Il recupero dell’edificio ex Aem fa parte di un più ampio progetto di rigenerazione dell’area dell’ex azienda municipalizzata Amcm, che sarà convertita per realizzare il Parco della Creatività. Nel progetto sono coinvolti anche l’edificio ex Enel e l’ex Officina Filovia. In particolare, l’edificio ex Enel è candidato al bando della Regione per ottenere le risorse dell’asse 5 del Por Fesr 2014-2020 e diventerà sede di Ert – Emilia Romagna Teatro Fondazione, con due sale teatrali tra le quali il nuovo Teatro delle Passioni.

I commenti

“Questo – ha spiegato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – è il primo lotto di una scelta più completa, strategica della città. Sarà un laboratorio di formazione per stimolare la creatività. Stiamo sviluppando progetti di qualità per il futuro della nostra comunità e per aumentare il livello di occupazione e di creatività che Modena merita”.

"Oggi diamo avvio al cantiere che ospiterà un luogo importante per innescare i processi di partecipazione e di innovazione sociale sulle scelte strategiche della città  - ha dichiarato l’assessora regionale alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna Palma Costi. Quello di Modena come gli altri che verranno realizzati nelle altre città della nostra regione è uno spazio pubblico che fa leva sull'innovazione sociale attraverso l'impiego delle nuove tecnologie. Quello delle industrie culturali e creative è uno dei macro ambiti di sviluppo dei paesi attualmente più avanzati ed è in linea con la strategia regionale di innovazione per la specializzazione intelligente e con la strategia di innovazione del Comune di Modena".

“Il teatro delle Passioni - ha aggiunto l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti – è un polo nazionale e con questo progetto possiamo parlare di una cittadella della cultura e della creatività nella direzione di riconsiderare la cultura, la creatività e il lavoro nella cultura, che produce il 5% del Pil regionale, come un fortissimo potenziale per creare nuova e buona occupazione rispondendo alle esigenze di tanti giovani laureati in campi umanistici”.

 

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