Progetto Safe-ER
Il progetto
Il progetto
Safe-ER è un progetto della Regione Emilia-Romagna finanziato dal Pon Governance 2014-2020, Programma nazionale finanziato dall’Unione europea nell’ambito della Politica di coesione, che agisce per rendere la Pubblica amministrazione più efficiente, efficace e vicina a territori, cittadini e imprese.
Safe-ER è un percorso di rafforzamento della governance e della capacità amministrativa delle strutture dell'Autorità di gestione dei Programmi regionali Fesr e Fse+ per facilitare il rapido ed efficace avvio della programmazione 2021-2027.
Una Pubblica amministrazione più forte, anche a livello territoriale, per una migliore efficacia attuativa della Politica di coesione 2021-2027
Il progetto si focalizza sulle priorità strategiche orizzontali dei due Programmi
- protagonismo delle nuove generazioni
- contrasto alle diseguaglianze di genere
- sostegno alla transizione ecologica e decarbonizzazione
- contributo allo sviluppo digitale
- sviluppo dell'innovazione sociale
Tre gli ambiti di lavoro su cui si è concentrato il progetto:
- Attività di formazione
Gli interventi si sono concentrati sulle tematiche innovative introdotte nella nuova programmazione, in particolare sulle priorità strategiche orizzontali dei Programmi Fesr e Fse+. In questo modo si sono rafforzate le competenze e le conoscenze teoriche e tecniche relative a queste tematiche, valorizzando le esperienze presenti all'interno dell'amministrazione e direttamente impegnate nell'attuazione delle azioni previste dalla Programmazione 2021-2027; - Attività di ascolto e coinvolgimento del partenariato
I percorsi partecipati con rappresentanti dei Comitati di sorveglianza hanno individuato bisogni di formazione per consentire al partenariato di partecipare sempre più attivamente all’attuazione dei Programmi ed esigenze informative per un diretto e ampio coinvolgimento all’accountability degli stessi; - Realizzazione di nuovi strumenti a supporto dell’Autorità di gestione
- 4 linee guida sui temi delle comunità digitali, sul principio del DNSH, sull’economia circolare e sull’innovazione sociale.
Questi strumenti sono di supporto nel comprendere gli aspetti che costituiscono le novità per la programmazione 2021-2027, rafforzando conoscenze e capacità delle persone coinvolte nell’attuazione dei Programmi. - 1 metodologia per la valutazione dell’impatto generazionale dei Programmi Fesr e Fse+.
Nell’ottica di un crescente interesse verso i giovani, è stato sviluppato un metodo di valutazione dell’impatto generazionale dei Programmi regionali in grado di misurare quante e quali risorse siano destinate a ridurre il divario generazionale e quale risultato possiamo attenderci dalla successiva implementazione. - 1 set di indicatori integrativi per misurare l’impatto di genere.
Questo tema centrale e trasversale nella programmazione dei Fondi europei è stato arricchito da ulteriori indicatori in grado di misurare gli effetti dei programmi su questa tematica. - 1 studio di fattibilità per un sistema di monitoraggio in grado diffondere in modo più ampio ed efficace i dati relativi ai programmi Fesr e Fse+.
Lo studio di fattibilità è stato finalizzato a realizzare un portale di monitoraggio per garantire una conoscenza sempre più ampia e allargata dei Programmi Fesr e Fse+. Come prima sperimentazione si è elaborata una panoramica sui risultati della Programmazione 2014-2020. - 1 studio di fattibilità per l’evoluzione della piattaforma Eroi di open innovation.
Lo studio di fattibilità è finalizzato a coinvolgere i beneficiari del Fesr e successivamente del Fse+ per costituire nuove comunità e networking hub per rafforzare il loro potenziale di innovazione attraverso dialogo e confronto e ricevere informazioni e servizi di supporto nell’attuazione dei loro progetti.
Costo del progetto: 1 milione di euro
Durata: giugno 2022 - dicembre 2023
Per approfondire
Incontri
- 7 dicembre 2023 | Incontro di presentazione di risultati del progetto Safe-ER
- 29 marzo 2023 | Incontro di presentazione del progetto Safe-ER
Finanziato nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di Covid-19