Faq - Domande e risposte

Requisiti 

Il bando stabilisce che possono partecipare al bando anche i soggetti che in fase di presentazione della domanda di finanziamento non abbiano alcuna unità operativa in Emilia-Romagna, purché si impegnino ad aprire l’unità operativa pertinente con le attività progettuali sul territorio regionale dopo la concessione del contributo. L’apertura della sede o dell’unità operativa dovrà avvenire entro 3 mesi dalla data di adozione dell’atto di concessione del contributo. Questa regola vale solo per i soggetti singoli o anche per le reti? 
La regola vale anche per i partecipanti alle aggregazioni.

Se una rete è composta da più di 5 imprese (fra le quali anche Grandi Imprese) può essere soggetto promotore anche se non con il coinvolgimento di tutte le imprese e senza che le grandi beneficino del finanziamento? in caso contrario, possono partecipare solo alcune, rappresentando però anche le altre?
No. Ai sensi del par. 2.2, le domande presentate da Reti di imprese dovranno prevedere la partecipazione alle attività di progetto di tutti i soggetti appartenenti alla Rete.

Spese ammissibili

Nel paragrafo 4 del bando viene detto che la data di ammissibilità delle spese decorre dal 01/01/2025; nel paragrafo 10.4 viene però detto che la data di ammissibilità delle spese decorre dalla data di presentazione della domanda di contributo ovvero dal 13 gennaio 2025 contraddicendosi con quanto precedentemente esposto. Si tratta di un refuso?
Si, l'ammissibilità delle spese decorre dal 01/01/2025 al 31/12/2025.

Nell’ambito delle consulenze sono ammissibili acquisizioni di licenze per l’utilizzo di software, database o piattaforme per la ricerca e la gestione di contatti?
No, sono ammissibili esclusivamente attività consulenziali. Il bando non ammette spese di acquisizione di software o licenze, anche se connessi alle attività ammissibili.

Il bando stabilisce che i progetti devono obbligatoriamente comprendere interventi di tipo consulenziale. Gli interventi di tipo consulenziale che soddisfano questo requisito sono elencati nell’articolo 4 alle voci: b) e c). Si chiede se il piano di spese debba contenere entrambe le voci b) e c) o sia sufficiente solo una di esse? 
E’ sufficiente una solo una tipologia di consulenza b) o c)

Le spese forfettarie per la partecipazione alle fiere sono relative al singolo evento fieristico o devono essere considerate come complessive? 
La somma forfettaria è intesa per ciascuna fiera. Segnaliamo che il bando ammette massimo 4 fiere 

Quali qualifiche e/o certificazioni sono necessarie per poter elargire le consulenze previste dal bando?
Il bando non ha fissato requisiti obbligatori, quali possesso di certificazioni o iscrizione ad elenchi/albi. L’impresa partecipante è libera di scegliere il consulente( libero professionista o impresa di consulenza) che riterrà opportuno, che dovrà però essere attivo e avere esperienza nel campo dell’internazionalizzazione.

È possibile avere un fornitore di consulenza estero?
Si

Sono ammissibili le spese sostenute per la partecipazione a fiere internazionali in qualità di coespositore (no ATI/ATS)? La domanda di iscrizione alla fiera sarà compilata non dal beneficiario ma dall’altra impresa coespositrice. 
Si è ammissibile. Dalle foto si dovrà vedere chiaramente la partecipazione diretta,
comprovata anche dalla presenza del richiedente nel catalogo espositori 

Dato che i costi per la partecipazione a fiere sono riconosciuti sulla base di importi forfettari e quindi, non devono essere rendicontati, è richiesto l’apposizione nelle relative fatture del CUP? 
Al paragrafo 10 del bando si stabilisce che ai fini dell’ammissibilità della spesa, le fatture relative ai costi reali rendicontati, ovvero alle spese delle Voci b) e c), dovranno essere esclusivamente intestate al soggetto beneficiario del contributo e dovranno riportare il CUP di progetto, una descrizione completa dei beni o servizi acquisiti con il riferimento al contratto o all’ordine di acquisto ed essere chiaramente riconducibili alle voci di costo del progetto approvato. Le quietanze di pagamento dovranno riportare il CUP e gli estremi della fattura. 
La voce di spesa a) non è soggetta a questo obbligo, in quanto non rendicontabile. 

Sono ammissibili per la partecipazione a fiere internazionali, le spese sostenute per la produzione di materiali promozionali, anche nel caso in cui il richiedente non opti per l’affitto di uno spazio espositivo, ma partecipi esclusivamente per lo svolgimento di incontri B2B e B2C? 
iI bando non prevede tra le attività la partecipazione a eventi B2B o B2C, ma soltanto a manifestazioni fieristiche come espositore diretto. Relativamente alla realizzazione dei materiali promozionali, si tratta di una spesa compresa nell’importo forfettario riconosciuto per la partecipazione a fiere all’estero (art. 4, lettera a) e che non può essere collegata ad altre attività.

Esiste un elenco a cui fare riferimento per le fiere svolte in Italia, con qualifica internazionale?
E' possibile visionare il calendario al seguente link tenendo conto che non sempre i siti sono aggiornati. Pertanto nel caso in cui la fiera ricercata non compare in questi elenchi bisogna informarsi presso gli uffici della Regione competente territorialmente o informarsi presso l'organizzatore.
Il link è: https://www.calendariofiereinternazionali.it/ 
Si specifica che sono ammesse anche le fiere non certificate

E' richiesta omogeneità o contiguità geografica tra i due paesi target su cui si focalizzerà il progetto di internazionalizzazione oppure è possibile predisporre un piano export più ampio rivolto a due paesi con caratteristiche di mercato diverse ma entrambi importanti per lo sviluppo dell’impresa (es. Argentina e Indonesia)?
Il bando non pone vincoli in tal senso pertanto è possibile scegliere i paesi liberamente

C'è un importo massimo (in percentuale) che può essere ricoperto dalle spese per le fiere, rispetto al resto delle spese?
Non c'è un rapporto minimo predefinito tra spese di consulenza e spese fieristiche. La rilevanza delle spese di consulenza sul totale del progetto influisce sul punteggio. Il tetto massimo per le fiere è di 4 partecipazioni.

Quali azioni sono ammesse dentro la consulenza marketing?
Premettendo che è ammessa esclusivamente la consulenza e non altre attività o servizi, un elenco non esaustivo comprende: elaborazione di campagne pubblicitarie, su diversi canali tradizionali e digitali; elaborazione di piani marketing o di comunicazione; valutazione degli strumenti più idonei sul mercato target.
Ricordiamo che i contratti di consulenza stipulati per le attività del bando non devono includere i servizi di marketing e comunicazione.

Sono ammissibili fatture e pagamenti datati 2024 per anticipi riferiti a fiere che si svolgeranno nel 2025?
Non essendo necessaria la presentazione della documentazione contabile per le somme forfettarie, la data di emissione non è rilevante.

E’ possibile inserire nel progetto fiere all'estero che non sono fisicamente nei paesi target, ma possono riguardarli?
Sì: all’art. 4 è precisato che nel caso in cui le fiere non si tengano nel paese target, il proponente dovrà specificare nel progetto in che modo e attraverso quali specifiche attività la partecipazione a questo evento contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del progetto nei paesi target.

Possono essere inserite consulenze per ricerche di mercato, abbinando poi la fiera ai paesi scelti?
No, ai sensi dell’art. 4, lettera c) le consulenze relative a mere ricerche di mercato sono esplicitamente escluse

E’ possibile assimilare una fiera ad un Seminario o un Convegno?
No, è prevista esclusivamente la partecipazione a fiere in Italia con qualifica internazionale o all’estero, azioni alle quali fanno riferimento le somme forfettarie determinate nel bando

Valutazione

Nella valutazione delle domande viene in qualche modo considerato l'ordine cronologico di presentazione delle stesse?
L'ordine cronologico non ha nessuna rilevanza. La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti è di tipo valutativo a graduatoria ai sensi dell’articolo 5, comma 1 del D. Lgs. 123/1998

Premialità

Come si applica la premialità del 5%?
Il bando all'articolo 5.2 stabilisce che il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura del:
60% delle spese ritenute ammissibili, per un importo non superiore a euro 40.000,00 per le domande presentate da imprese in forma singola;
70% delle spese ritenute ammissibili, per un importo non superiore a euro 140.000,00 per le domande presentate da aggregazioni (ATI, ATS o Reti di imprese).
La percentuale del contributo può essere incrementato del 5% nel caso in cui il richiedente rientri nei casi di premialità previsti e ne dichiari la sussistenza, diventando quindi:
65% delle spese ritenute ammissibili, per un importo non superiore a euro 40.000,00 per le domande presentate da imprese in forma singola;
75% delle spese ritenute ammissibili, per un importo non superiore a euro 140.000,00 per le domande presentate da aggregazioni (ATI, ATS o Reti di imprese).
Gli importi massimi dei contributi, pari a Euro 40.000,00 per le imprese singole e euro 140.000 per le aggregazioni non possono essere mai superati.

Le PMI innovative o quelle in possesso di certificazione per la parità di genere hanno la priorità sugli altri partecipanti?
No, le premialità applicabili sono esclusivamente quelle dettagliate al paragrafo 5.2 del bando.

Variazioni al progetto 

Come fare a trasmettere una richiesta di variazione se non è ancora stata attivata l’area di Sfinge2020?
Le richieste di variazione potranno essere trasmesse mandando una PEC a: sportelloestero@postacert.regione.emilia-romagna.it Le richieste di variazione trasmesse via PEC dovranno essere poi riportate su Sfinge una volta attivata l’area apposita sulla piattaforma

Azioni sul documento

ultima modifica 2024-12-06T09:20:19+01:00
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