Faq - Domande e risposte
Norme generali
A partire da quale data le spese risultano ammissibili?
L’ammissibilità delle spese decorre dalla data di costituzione dell'ATS (art. 7 della convenzione), mentre l'avvio delle attività progettuali coincide con la data di sottoscrizione della convenzione (art. 4 del bando)
E’ possibile lo spostamento di budget tra i componenti dell’ATS?
E’ ammissibile esclusivamente nei modi indicati nell’Art. 10 della “Convenzione” ovvero mediante comunicazione a mezzo Sfinge alla Regione E.R. (silenzio assenso di 30 gg.)
Le richieste di variazione non saranno prese in considerazione se trasmesse nei 60 gg precedenti il termine di realizzazione delle attività.
Solo in sede di rendicontazione finale potranno essere accettate, anche se non preventivamente autorizzate, modifiche al piano finanziario di ciascun componente dell'ATS che comportino lo spostamento di costi da una voce di costo all'altra (con voci di costi si intende sia spese di personale, spese per attrezzature, spese per consulenze, altre spese dirette, sia la tipologia sviluppo sperimentale, ricerca industriale e diffusione) purché non determinino aumenti superiori al 20% per ciascuna voce di spesa di destinazione e che comunque non determinino un aumento delle spese di diffusione ammesse in concessione.
Dove va riportato il CUP del progetto finanziato?
Il CUP va obbligatoriamente riportato sui seguenti documenti:
· Contratti, ordini; atti di affidamento
· Fatture, documenti di spesa;
· Mandati/bonifici di pagamento.
Nel caso in cui i beneficiari non avessero riportato il CUP di progetto nei documenti previsti dal bando, come si possono sanare?
E’ possibile produrre una dichiarazione in merito, utilizzando il modello regionale pubblicato.
In che formato devono essere prodotte le fatture? E quelle estere?
Ai fini della rendicontazione, le fatture devono essere fornite in formato elettronico (.XML), non limitandosi alla sola fattura di cortesia (digitale in formato .PDF), finalizzata solo a rendere più leggibile il documento, e che non ha alcun valore fiscale. Solo nel caso in cui il soggetto che emette fattura non sia tenuto all'obbligo di fatturazione elettronica, si continuerà ad acquisire la fattura in formato .PDF. Sono esonerati dall’emissione della fattura elettronica:
· gli operatori (imprese e lavoratori autonomi) che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” (di cui all'art. 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111);
· quelli che rientrano nel cosiddetto “regime forfettario” (di cui all'art. 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190).
E’ possibile richiedere una proroga del termine di rendicontazione?
Con determinazione dirigenziale n. 4707 del 7 marzo 2024 è stato prorogato al 30 aprile 2024 il termine per la presentazione della rendicontazione del I SAL.
E' inoltre possibile richiedere tramite posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo liquidazioneprogrammi@postacert.regione.emilia-romagna.it di autorizzare la presentazione del I SAL in coincidenza della scadenza di presentazione del II SAL di rendicontazione, ovvero entro il 30/09/2024
I progetti con durata inferiore ai 30 mesi possono chiedere l’aggiunta del V° SAL?
Il beneficiario ha facoltà di chiedere un SAL aggiuntivo qualora il suo progetto abbia durata inferiore ai 30 mesi (da motivare ad es per esigenze di cassa, per mole di documentazione ecc).
E’ possibile non rendicontare il I SAL?
E’ possibile, comunicandolo alla regione e portando a rendiconto nel II SAL tutte le spese sostenute, anche pregresse, ovvero dall'avvio dell'eleggibilità della spesa, da tutti i componenti dell'ATS e fino al momento di presentazione della rendicontazione
E’ possibile che i componenti dell’ATS rendicontino le spese sostenute in un arco di tempo differente tra di loro? Ad esempio scadenza di rendicontazione I SAL prevista al 31/03/2024: un componente rendiconta le spese fino al 31/12/23, un altro fino al 29/02/24, un altro ancora fino al 31/03/2024.
No, viene richiesto che tutti i componenti dell’ATS rendicontino le spese sostenute entro un medesimo termine in relazione a ciascuna rendicontazione presentata.
Nelle spese per la costituzione dell’ATS possono rientrare le spese per la procura?
Nelle spese necessarie per la costituzione dell’ATS possono rientrare anche le spese per la procura ad hoc per la firma dell’atto di ATS. Si precisa che non saranno considerate ammissibili fatture il cui importo totale, iva inclusa, sia inferiore a 500 euro.
Spese di personale
Come si calcola il costo orario del personale e assimilati?
Ai sensi dell’art. 55, par. 2, del Regolamento (UE) 2021/1060, il costo orario del personale dipendente e assimilato, incluso il personale di soci nel caso di consorzi o società consortili o fondazioni, ovvero il cui compenso viene corrisposto al collaboratore in forma periodica e prestabilita (busta-paga/cedolino) – borse e assegni, ecc…, dovrà essere calcolato dividendo i più recenti costi del lavoro lordi documentati per il personale, se annui, per 1.720 ore nel caso di lavoro a tempo pieno, o per la corrispondente quota proporzionale a 1.720 ore nel caso di lavoro a tempo parziale (OSC - opzione semplificata in materia di costi Reg. UE n. 2021/1060).
Come si calcolano i più recenti costi annui lordi?
I più recenti costi annui lordi per l’impiego documentati dovranno essere calcolati, per ogni dipendente, come:
· somma delle 12 retribuzioni mensili lorde (verificabili dalle buste paga);
· tredicesima mensilità (verificabile dalla busta paga);
· eventuale quattordicesima mensilità e ulteriori (dipende dal contratto - verificabile dalla busta paga);
· superminimo se previsto dal contratto, applicato alla maggior parte dei dipendenti, non occasionale/ad personam;
· eventuali maggiorazioni legate ai turni;
· importi relativi a competenze di anni precedenti (arretrati) derivanti da accordi integrativi aziendali o da rinnovi del contratto collettivo purché già presenti al momento della definizione del costo orario e riferiti alla medesima annualità considerata come base per la definizione del costo orario;
· le indennità (di turno/disagio/rischio/reperibilità) e tutti gli altri elementi che compongono la retribuzione lorda stabilita dal contratto e figurante in busta paga ed effettivamente percepiti nel corso dell’anno;
· premi di produzione e risultato, se stabiliti contrattualmente e rientranti nel calcolo del TFR a titolo di elemento integrativo della retribuzione di base;
· quota di TFR annuo maturato e oneri sociali e previdenziali;
· contributi previdenziali a carico azienda (ad es. INPS);
· fondi dipendenti obbligatori previsti dal C.C.N.L (ad es. fondi pensione dirigenti e quadri);
· eventuali fondi di previdenza complementare e di assistenza sanitaria integrativa;
· assicurazione contro gli infortuni (INAIL).
Come si calcolano i costi del lavoro lordi nel caso non siano disponibili per un periodo di dodici mesi?
Qualora non siano disponibili, i dati necessari a determinare i costi del lavoro lordi per il personale relativi a un periodo intero di dodici mesi:
· possono essere desunti dai costi lordi per l’impiego documentati disponibili (ad esempio si potrebbero utilizzare i dati relativi a un dipendente per il quale sono disponibili dati su un arco di quattro mesi ed estrapolarli per ottenere un costo annuo lordo per l’impiego);
· possono essere estrapolati dal contratto di lavoro, tenendo conto dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro e di altri versamenti obbligatori;
· possono essere desunti da contratti collettivi.
Al fine della determinazione del costo orario a quale annualità bisogna fare riferimento?
I costi annui lordi per l’impiego possono riferirsi all’anno 2022 (CUD disponibile) o all’anno 2023 (CUD presunto), oppure all’anno di assunzione, se successivo.
In caso di Università che affidano il progetto a Centri Interdipartimentali, in occasione della compilazione del time sheet quale soggetto deve essere indicato?
Bisogna indicare il Centro Interdipartimentale per il quale lavora il dipendente.
In caso di consorzio, società consortili e fondazioni di enti pubblici quale personale è possibile rendicontare per la realizzazione delle attività progettuali?
E’ ammesso esclusivamente personale dipendente a tempo indeterminato.
E' possibile rendicontare un soggetto su più progetti?
E’ possibile rendicontare lo stesso soggetto (Co.Co.Co. esclusi) su più progetti, avendo cura di:
- comunicare alla Regione su quali progetti del medesimo bando la risorsa viene rendicontata;
- suddividere le ore nei time sheet dei vari progetti senza sovrapposizioni orarie;
- considerare il massimale delle ore rendicontabili (denominatore utilizzato per il calcolo del costo orario) come tetto derivante dalla somma delle ore rendicontate su ciascun progetto;
- non chiedere a rimborso più del 100% del costo sostenuto;
- utilizzare il medesimo costo orario nell'ambito dello stesso bando.
In tal caso, per il personale in questione l’unità di spesa minima e non cumulabile viene identificata in un’ora di lavoro, sulla base del fatto che il costo del lavoro è determinato in base al costo orario. Pertanto, la previsione di divieto di doppio finanziamento si intende assolta laddove le medesime ore all’interno di una giornata lavorativa non siano già oggetto di rendicontazione puntuale su altra agevolazione.
Quale documentazione è necessario produrre a prova del calcolo del costo orario?
Per il calcolo del costo orario è necessario utilizzare esclusivamente l’apposito modulo regionale.
Quale documentazione deve essere prodotta a prova della presenza in servizio?
Solo per i progetti campionati e in riferimento alle ore dichiarate sul progetto dei dipendenti di tutti i partner, sarà necessario provare la presenza in servizio attraverso la seguente documentazione: estrazioni delle timbrature o in caso di assenza estratto del libro unico del lavoro o stampa schermate SAP o altro software gestionale certificato. Nel caso per legge i beneficiari non siano tenuti a monitorare la presenza in servizio è necessario produrre una dichiarazione in tal senso.
Nel contratto di attivazione/rinnovo di assegno di ricerca deve esserci il riferimento al progetto?
Per l'attivazione e/o il rinnovo degli assegni di ricerca deve essere chiaro il riferimento al PR FESR 21-27 sia con elementi sostanziali (il contenuto della ricerca) sia con elementi formali (tracciabilità, CUP, indicazione del co-finanziamento PR-FESR)".
L’art. 6 del bando (Spese ammissibili) prevede che “In caso di soggetti di diritto pubblico, il costo del personale dipendente a tempo indeterminato non può essere superiore al 30% del costo del progetto sostenuto da ciascun componente dell’ATS.” Cosa si intende per costo del progetto?
Per costo del progetto si intende il costo rendicontato ammesso, per cui tutti i calcoli dei vincoli percentuali previsti dal bando vengono effettuati sull’importo rendicontato e ammesso come precisato dall’art. 3 della Convenzione: “Il contributo regionale sarà calcolato sulla base dei costi effettivamente sostenuti ed ammessi dalla Regione secondo le intensità previste dal Bando per le diverse categorie di attività e per le diverse tipologie di beneficiario”.
E’ possibile rendicontare un contratto di rinnovo di un Assegno di Ricerca, in precedenza impiegato su un altro progetto?
Premesso che il contratto di AdR deve attestare che il collaboratore è impegnato sul progetto, identificato in modo chiaro e univoco con CUP o denominazione o protocollo RER della domanda approvata, con l’indicazione delle attività da svolgere, il tempo previsto per la loro realizzazione in termini di ore dedicate o di % di tempo dedicato al progetto e l’arco temporale di riferimento, nel caso in cui il contratto/assegno/borsa fosse antecedente l’inizio delle attività progettuali, sarà necessario presentare anche lettera formale, ordine di servizio, o atto con il quale il collaboratore viene assegnato al progetto, riportando tutte le specifiche sopraindicate. Da caricare solo in occasione della prima rendicontazione in cui viene imputata la risorsa.
E’ possibile attivare un numero di contratti di personale diverso da quanto previsto nel progetto iniziale?
Sempre all’interno dello stesso budget sono possibili variazioni alla previsione iniziale purchè adeguatamente motivate, come del resto dovrà essere motivata la discrepanza rilevata nella descrizione del progetto.
La durata di un contratto di collaborazione occasionale e continuativa (co.co.co) può essere anche inferiore a 12 mesi?
Si
A quale tipologia di collaborazione si fa riferimento con collaborazione occasionale e continuativa?
Per quanto riguarda i contratti di collaborazione occasionale e continuativa, citati nel bando, si precisa che si fa riferimento all’istituto della collaborazione coordinata continuativa, fattispecie non assimilabile al personale dipendente se non per il fatto che il pagamento della prestazione avviene di norma tramite corresponsione a mezzo di cedolino/busta-paga. Pertanto, non appare corretto rendicontare un co.co.co tramite timesheet, non avendo il collaboratore in relazione alla tipologia contrattuale obbligo di presenza/svolgimento di un numero predeterminato di ore.
Nel caso si necessiti di una consulenza per un periodo superiore a 12 mesi, in quale voce deve essere rendicontata?
Nel caso in cui una consulenza sia prevista per più di 12 mesi tale spesa è rendicontabile nelle spese di personale dove sono ammissibili contratti di prestazioni di servizio pari o superiori ai 12 mesi (compresi incarichi a professionisti con partita iva, contratti di consulenza per prestazioni d'opera intellettuale), limitatamente al costo della remunerazione della prestazione di lavoro resa: non sono ammissibili i costi associati alla prestazione stessa quali trasferte, missioni, materiale o altro, (in fattura dovranno essere chiaramente distinte le categorie di costo della prestazione di lavoro dalle altre categorie di costo non ammissibili). Solo se verranno rispettate queste previsioni (ammissibilità del solo costo della remunerazione della prestazione di lavoro, chiaramente evincibile dai contratti stessi e dalle fatture) sarà consentito considerare i costi del personale esterno contrattualizzato per l’eventuale applicazione del tasso forfettario del 15% (per coprire i costi indiretti/costi generali). Tali prestazioni, essendo ricomprese nelle spese di personale, sono ammissibili se rese da singoli professionisti/consulenti, sebbene la fattura possa essere emessa da una società/ente.
Per la determinazione del costo orario, l’IRAP può essere inclusa nel costo annuo lordo?
Per la determinazione del costo orario (OSC – opzione semplificata in materia di costi) del personale dipendente e assimilato, il costo annuo lordo deve essere determinato sulla base della Retribuzione Annua Lorda, maggiorata di contributi di legge o contrattuali e di oneri differiti (trattamento di fine rapporto, contributi previdenziali e assistenziali), inclusa l’IRAP se dovuta.
E’ possibile rendicontare le prestazioni rese dal legale rappresentante?
E’ esclusa la rendicontazione di ore lavorative del legale rappresentante del beneficiario. Non è infatti possibile rendicontare le prestazioni rese dal legale rappresentante neanche se con funzioni di responsabile scientifico.
Quando il superminimo è considerato ammissibile?
Per essere ammissibile, il superminimo deve essere attribuito collettivamente, dalla contrattazione aziendale/nazionale e che deve costituire aumento assorbibile nel futuro trattamento migliorativo derivante da un aumento dei minimi retributivi disposto da un nuovo contratto collettivo o determinato dal passaggio del lavoratore a una categoria superiore. Non è possibile includere il superminimo nella definizione del costo orario qualora venga attribuito individualmente come aumento di merito o ad personam e pertanto non assorbibile in caso di miglioramento contrattuale oppure soggetto a decadenza a seguito di disposizione aziendale. Viene escluso l’ assorbimento nel caso al superminimo fosse stata attribuita nel contratto individuale la natura di compenso strettamente connesso a particolari meriti o alla speciale qualità o maggiore onerosità delle mansioni svolte.
Nel caso di personale fornito da Società o Fondazioni quale importo viene rimborsato?
Viene rimborsato esattamente quanto percepito dal personale impiegato e non eventuali sovraccosti caricati dalle società/fondazioni.
Spese per attrezzature nuove e nuove strumentazioni di ricerca
Dove vanno imputate le spese per la realizzazione di prototipi e impianti pilota?
Tali spese vanno imputate:
· alla voce B “Attrezzature” se la realizzazione è interamente commissionata a terzi; se i componenti del prototipo hanno autonomo funzionamento;
· alla voce D “Altre Spese Dirette” se riguardano spese per la lavorazione di prototipi e impianti pilota, componenti senza autonomo funzionamento ma inventariabili come parti del prototipo. Sono escluse spese per materiale di consumo e le forniture generiche.
In quale tipologia di spesa rientra l’acquisto di software specialistico?
In base al tipo di software e in base a quale titolo è stato acquisito si possono verificare diverse casistiche:
- Il software di base rientra nelle spese generali.
- Il software specialistico acquistato, quindi di proprietà, è iscritto in stato patrimoniale e l’ammortamento è commisurato alla vita utile del software. In questo caso, va rendicontato alla voce B.
- Se la licenza d’uso è specialistica (+/- all’anno è indifferente) si può assimilare a noleggio o locazione. In questo caso può essere rendicontato alla voce D.
E’ possibile rendicontare l’intera quota di ammortamento delle attrezzature sul progetto?
E’ ammesso l’ammortamento anticipato (annuale) previa delibera dell’organo competente e/o del collegio dei Revisori e adeguata motivazione nella relazione tecnica allegata alla rendicontazione. Se la fattura è unica, una volta pagata può essere rendicontata interamente in un’unica rendicontazione al termine del periodo di ammortamento. Si precisa che pur rendicontando tale spesa solo al termine del periodo di ammortamento, nella relazione intermedia si può fare riferimento alle attrezzature laddove la descrizione delle stesse sia funzionale alla descrizione di altre attività.
Quali spese relative alle attrezzature/strumentazioni di ricerca risultano ammissibili?
Sono ammissibili unicamente i costi di ammortamento calcolati secondo le pratiche contabili ed il sistema di ammortamento abituale del beneficiario. L’ammortamento non può mai eccedere il costo totale del bene ed è considerata eleggibile solo la percentuale di utilizzo del bene destinata al progetto. Pertanto il file relativo al piano di ammortamento predisposto dalla Regione calcola la quota di ammortamento ammissibile relativamente alla percentuale di utilizzo del bene sul progetto in riferimento al periodo di rendicontazione, tenendo conto come termine ultimo la data di fine progetto.
Si ricorda che è necessario allegare il modulo sopra citato predisposto dalla Regione Emilia-Romagna relativo al “Piano di ammortamento”.
Spese per consulenze
Come stabilire dove inquadrare una spesa tra personale non dipendente, consulenze e altre spese dirette?
Per poter stabilire in quale voce debba essere inquadrata una spesa (tra personale non dipendente, consulenze e altre spese dirette) è comunque necessario tenere conto:
· dell’oggetto della prestazione attraverso il contratto (in particolare per le spese di diffusione: progettazione grafica, creazione logo, ideazione/realizzazione sito/video, utilizzo di campagne social);
· della durata;
· se tale spesa è stata prevista, descritta nella scheda progetto e in quale voce è stata approvata, in fase di domanda iniziale.
Altre Spese dirette
E’ possibile partecipare e rendicontare anche fiere su territorio estero?
La partecipazione a fiere (anche su territorio estero) con un proprio stand è ammissibile (a seconda della configurazione del servizio come spesa di consulenza o altra spesa diretta).
Le spese di trasferta del personale invece non sono ammissibili