Emilia-Romagna prima regione italiana per livello di innovazione

Pubblicato il Regional innovation scoreboard 2021 della Commissione europea. Colla: "Riconoscimento della capacità di innovare espressa dal territorio emiliano-romagnolo"

Il Regional Innovation Scoreboard della Commissione Europea misura e confronta il livello di innovazione di 240 regioni europee, riprendendo la metodologia utilizzata dallo European Innovation Scoreboard che compara le performance dei Paesi. Nell’edizione 2021 dell'analisi, l’Emilia-Romagna è al primo posto tra le regioni italiane, seguita in Italia da Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia.

All'interno del gruppo degli innovatori forti, l’Emilia-Romagna si posiziona al 76esimo posto nella classifica europea, assieme ad altre regioni, tra cui Brema (Germania), Bretagna (Francia), Yorkshire (Regno Unito), Groninga (Paesi Bassi).

Il commento

“L’Emilia-Romagna è una regione che sta e compete nel mondo, è la valutazione del livello di innovazione regionale elaborata dall’Unione europea a certificarlo – ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla - È soprattutto il riconoscimento della competitività espressa dal territorio emiliano-romagnolo come, per esempio, la spesa privata in ricerca e sviluppo, l’occupazione nei settori ad alta intensità di conoscenza e nelle imprese innovative. Una conferma che qui ha radici profonde in un tessuto imprenditoriale forte e innovativo, con una decisa vocazione all’export, anche grazie ai suoi prodotti di eccellenza. E premia tutto il nostro ecosistema di alta formazione che crea un campus di cultura innovativa che irradia tutto il sistema. Dall’analisi europea - aggiunge l’assessore Colla - arriva una conferma della correttezza delle strategie e delle nostre politiche, che mirano a elevare sempre più il livello di competenza e specializzazione a vantaggio dell’ecosistema economico e sociale del territorio. La nuova Strategia di specializzazione intelligente S3, appena approvata, va quindi a rafforzare e consolidare questo importante riconoscimento. Gli effetti della pandemia, che questa ricerca ancora non è stata in grado di stimare, hanno dimostrato quanto ricerca e innovazione siano fondamentali per la tenuta, anche democratica, di tutto il sistema. Per questo, la classifica che l’Europa ci consegna ci incoraggia e ci spinge a incrementare gli investimenti su digitalizzazione, innovazione, istruzione, sulla formazione e qualificazione del lavoro, così come abbiamo condiviso anche nel Patto per il Lavoro e per il Clima, per competere al meglio in futuro con le regioni europee più forti e dinamiche”. 

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