Dopo 75 anni rinasce il Teatro Galli di Rimini

Terminati i lavori di ricostruzione realizzati con il contributo del Por Fesr 2007-2013. Inaugurazione in programma il 28 ottobre 2018

Si riaccendono dopo 75 anni le luci del Teatro Amintore Galli di Rimini. Accadrà domenica 28 ottobre 2018, madrina d’eccezione il mezzosoprano di origini riminesi Cecilia Bartoli, dopo importanti lavori di ricostruzione e restauro che lo restituiscono interamente alla città, all’Emilia-Romagna e al contesto nazionale.

Il teatro, distrutto dai bombardamenti del 1943, è stato ricostruito sul progetto originale “all’italiana”, realizzato a metà Ottocento dall'architetto Luigi Poletti, con il miglioramento degli spazi e le correzioni necessarie a garantire ottima acustica e visibilità. Opere per le quali sono stati investiti oltre 36 milioni di euro, 31,7 dei finanziati con risorse comunali. La Regione ha contribuito con 4,7 milioni provenienti da Fondi europei Por Fesr 2007-2013, destinati in particolare al restauro del foyer. Si tratta di uno dei 36 progetti di qualificazione di beni pubblici realizzati nella precedente programmazione. A queste risorse si aggiunge lo stanziamento di un contributo straordinario di 400 mila euro per la realizzazione della programmazione artistica.  

Il commento

“La riapertura del Teatro Galli- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso della presentazione in Regione di venerdì 19 ottobre 2018- ha in sé una eccezionale importanza per tutta la comunità regionale, italiana e internazionale. Rimini ritrova un bene architettonico di grande valore, un edificio che faceva parte della sua anima profonda, e l’Emilia-Romagna un altro luogo recuperato lungo la strada degli investimenti in cultura, che abbiamo triplicato.  Ma soprattutto, un elemento identitario per i suoi cittadini. Il restauro del teatro è un esempio positivo di valorizzazione dell’investimento pubblico e di promozione della ricca tradizione artistica regionale. Per sottolineare l’importanza dell’avvenimento, la Regione ha voluto contribuire anche alla realizzazione di una programmazione di grande levatura, in grado di richiamare e riproporre il clima di straordinaria vitalità teatrale e musicale dell’epoca della prima inaugurazione.  E altri eventi importanti seguiranno fino alla fine della legislatura. La cultura rappresenta infatti assieme al manifatturiero e al turismo, un volano per ridare alla regione una piena occupazione”.

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