Dalla ricerca il sostegno all'economia circolare
Il progetto di ricerca Valoribio è stato realizzato dal centro Biogest-Siteia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con un contributo di oltre 800 mila euro di Fondi europei Por Fesr 2014-2020, grazie al bando per i progetti di ricerca industriale strategica. Al Tecnopolo di Reggio Emilia è in programma giovedì 31 maggio 2018 la presentazione dei risultati di questo progetto, che ha portato all'attivazione del primo impianto dimostrativo in Emilia-Romagna di mosche soldato. La sperimentazione consentirà di smaltire in modo sostenibile, efficiente ed economicamente vantaggioso ogni tipo di rifiuto organico proveniente dalla filiera agro-zootecnica e dagli scarti urbani, trasformandoli in fertilizzanti agricoli.
Il Commento
“Innovare– ha dichiarato Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive- significa incidere concretamente sul sistema produttivo e questo progetto ne è un esempio di alto valore. Da sempre sosteniamo, anche grazie ai contributi europei, la ricerca industriale nel nostro territorio, affinché i risultati siano utili non solo alla crescita economica, ma anche allo sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo”.
I risultati del progetto
Dal processo innescato dalle mosche, si potrà ricavare un concime ad alto valore organico per uso agricolo, che permetterà di ridurre l’apporto di fertilizzanti di sintesi grazie alla sua azione di rilascio graduale di sostanze nutritive. Un prodotto di valore anche per l’export, essendo fortemente ricercato per la conversione a uso agricolo di aree semi-desertiche. Inoltre, grazie al progetto saranno ottenute bioplastiche innovative impiegate come teli di pacciamatura biodegradabili che rilasciano azoto nel terreno.
Il progetto Valoribio è stato condotto all’interno della Rete alta tecnologia, l’ecosistema regionale dell’innovazione articolato in diverse sedi fra cui i Tecnopoli, 10 infrastrutture in Emilia-Romagna create con i contributi Por Fesr 2007-2013 che ospitano attività e servizi per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico alle imprese, nell’ambito della strategia europea S3 di specializzazione intelligente. Hanno lavorato allo sviluppo del progetto anche i centri di ricerca Siteia-Parma, Intermech e Rei, con il supporto di Azienda Agricola Sant’Andrea (Gruppo Amadori) e Kour Energy Srl.