Le azioni del Por Fesr per le start up innovative

Monitoraggio degli strumenti attivati nel triennio 2014-2016 a sostegno delle nuove imprese

Le start up innovative in Emilia-Romagna sono 839, quasi l’11% del totale nazionale. Nel 2013 erano 51, mentre nel 2016 sono arrivate a 301. Numeri che raccontano un aumento rilevante delle nuove imprese innovative, che in regione sono concentrate soprattutto nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.

Partendo da questi dati di Infocamere, è stata condotta un’analisi di monitoraggio sulle azioni sostenute dal Por Fesr nel triennio 2014-2016 per la creazione e il consolidamento delle start up innovative in Emilia-Romagna. Si tratta in particolare di due strumenti di attuazione: il bando Start up innovative 2014 e il bando Start up innovative 2016, entrambi rivolti a sostenere le spese di avvio o consolidamento di nuove imprese ad elevato contenuto tecnologico.

I beneficiari

Per i due bandi sono state presentate 379 domande di accesso ai finanziamenti: più di un terzo delle imprese iscritte al registro delle start up innovative ha presentato domanda. Dopo le procedure di istruttoria e valutazione, sono state selezionate 87 imprese beneficiarie (il 10% circa del totale delle imprese iscritte al registro delle start up innovative), di cui 34 relative al bando 2014 e 53 al bando 2016. Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma sono i territori con il maggior numero di imprese selezionate.

I progetti

Le caratteristiche dei progetti riguardano prevalentemente l’introduzione di tecnologie informatiche e telematiche nella produzione, come ad esempio automazione industriale, componentistica, innovazione e miglioramento qualitativo dei prodotti, trattamento dei materiali - e nei processi gestionali e organizzativi, come la gestione dei magazzini e lo sviluppo di piattaforme per la promozione e commercializzazione. Nella maggior parte dei progetti, la parte più rilevante dell’investimento è indirizzata verso l’acquisizione di competenze informatiche. Infine, l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software è in genere orientato all’acquisizione di risorse tecnologiche e informatiche, che risultano spesso complementari alla necessità di sviluppare nuove competenze.

Prossimi passi

Dall’analisi emergono alcuni quesiti che saranno affrontati nei prossimi mesi, primo fra tutti l'approfondimento sulle cause di successo o di fallimento delle nuove imprese. Inoltre si analizzerà la qualità dell’occupazione, considerando che la concessione del contributo è vincolata all’assunzione di personale. Infine, saranno monitorati i percorsi professionali e/o di formazione degli imprenditori che hanno creato la start up. Si cercherà anche di capire qual è il contributo delle start up all’ecosistema regionale dell’innovazione, in particolare alla connessione con il mondo accademico e con quello della ricerca.

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