Ricostruzione, rinasce la Modena Funghi a Cavezzo
Una start up innovativa, una filiera produttiva dedicata all’ortofrutta e alla produzione di burger vegetali e un sito per la coltivazione convenzionale e biologica di funghi champignon. Riparte grazie anche al contributo regionale, dopo il sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012, la Modena Funghi, gruppo aziendale di Cavezzo, nello stabilimento ampliato e ristrutturato di proprietà dell’Azienda agricola Rinaldi.
La Modena Funghi, che ha ricevuto circa 300 mila euro di contributi regionali e Por Fesr, ha ristrutturato lo stabilimento, adeguandolo alle più recenti normative antisismiche. L'intervento ha riguardato la struttura complessiva, le stanze di coltivazione, il punto vendita e gli uffici.
Il gruppo Modena Funghi è composto da tre aziende: una start up innovativa che svolge attività commerciale, un filiera produttiva ortofrutticola per la lavorazione di burger vegetali e la società agricola Rinaldi per la coltivazione convenzionale e biologica di funghi champignon. Le tre aziende operano nello stesso stabilimento, di proprietà dell'Azienda Agricola Rinaldi, di 5mila metri quadri frazionato per le rispettive esigenzelavorative.
L’azienda, dove oggi lavorano 40 collaboratori, ha un fatturato complessivo annuo che si aggira intorno ai 5 milioni di euro.
Numerose sono state le azioni intraprese per il rilancio dopo il sisma tra cui l’aumento del numero dei collaboratori anche per sostenere l’export.
Al taglio del nastro, sabato 13 novembre, l’assessora regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma, Palma Costi, la sindaca di Cavezzo, Luisa Luppi e rappresentanti di Confindustria Modena.
Il commento
“Ancora un esempio della capacità degli imprenditori emiliano-romagnoli di reagire e ripartire più forti di prima – ha affermato l’assessora Palma Costi -. Questa impresa, anche grazie a una buona gestione dei contributi europei e di quelli stanziati dalla struttura commissariale dopo il sisma, ha ampliato la produzione introducendo nuove linee e l’occupazione con l’assunzione di nuovi collaboratori. Infine, la nuova start up nata in seno al Gruppo, condotta da giovani donne, è motivo di ulteriore soddisfazione, un segno di vitalità della nuova imprenditoria regionale che, superando anche gli stereotipi di genere, fa della ricerca e dell’innovazione la propria cifra”.