Parte il confronto per il prossimo Piano energetico regionale
Prende il via il percorso partecipato che porterà alla stesura del nuovo Programma energetico dell’Emilia-Romagna che punta sulla riduzione delle emissioni, su forti investimenti economici sull’agricoltura verde, sulle fonti rinnovabili e sulle nuove forme di mobilità sostenibili. Il primo appuntamento è per venerdì 29 gennaio 2016, a partire dalle 9.15, con l'incontro Infrastrutture a rete ed evoluzione verso le smart grid nella sala Poggioli della Terza Torre in Regione (viale della Fiera, 8 - Bologna).
Dopo l'avvio del percorso per il nuovo Piano energetico regionale nel novembre scorso in occasione degli Stati Generali della green economy aperti dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, è stato fissato il calendario degli incontri tematici che coinvolgeranno gli attori pubblici e privati chiamati a contribuire alla stesura del nuovo programma per il futuro energetico dell’Emilia-Romagna.
L’obiettivo della giornata condividere le principali esperienze realizzate nell’ambito delle infrastrutture energetiche a rete, con un particolare focus nei confronti dei prossimi sviluppi delle smart grid e della necessità sempre crescente di integrazione tra le fonti fossili e le rinnovabili, incluse le criticità tecniche e regolatorie relative a questo aspetto.
"Il percorso per la realizzazione del nuovo Piano Energetico Regionale – sottolinea l’assessora regionale alle Attività produttive e al Piano energetico Palma Costi - sarà un percorso partecipato e aperto. Il programma coinvolgerà infatti i sindaci, le associazioni imprenditoriali e le imprese, le Università e gli enti di ricerca, i professionisti. Gli obiettivi che vogliamo raggiungere sono quelli fissati dall’Unione europea. Infrastrutture e reti, edifici pubblici e privati, mobilità, sistema produttivo, bio-energie, pianificazione regionale sono i temi portanti che animeranno gli incontri".
Gli obiettivi del percorso di confronto e di coordinamento in materia di economia verde puntano a raggiungere, entro il 2019, una ridefinizione del sistema produttivo regionale, in cui la sostenibilità ambientale sia legata alla sostenibilità sociale, per l'affermazione di una economia a bassa emissione e produzione di carbone (low carbon economy).