Start up, oltre due milioni di euro per 30 idee innovative
Una piattaforma web che vuole rivoluzionare il mondo della pubblicità digitale, macchine per l’automazione completa dei magazzini di stagionatura dei formaggi Dop, soluzioni automatiche per la lavorazione, la pesatura e il confezionamento di prodotti alimentari. Sono alcune delle idee innovative che 30 start up potranno realizzare grazie al finanziamento previsto dal bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020. Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha approvato la graduatoria della terza finestra del bando.
Delle 152 domande ricevute, 30 saranno finanziate per un totale di 2,743 milioni di euro di contributo concedibile e in 12 di queste, prevalgono i giovani nella partecipazione societaria e/o finanziaria. Queste 30 start up si aggiungono alle 24 finanziate nei mesi scorsi con le prime due call del bando, per un totale di contributo concesso e concedibile pari a oltre 5,4 milioni di euro.
Per quanto riguarda il dettaglio territoriale delle 30 start up finanziate 8 sono in provincia di Bologna, 6 nel modenese, 4 in provincia di Forlì-Cesena, 3 in quella di Parma e di Rimini, 2 rispettivamente nel ravennate e nel reggiano, 1 in provincia di Ferrara e Piacenza.
Le idee
Meccatronica e motoristica, industria della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazioni nei servizi e agroalimentare sono i settori delle nuove imprese. Tra le altre idee finanziate un dispositivo elettronico per l’ottimizzazione del contatto e della comunicazione visiva nelle video conferenze, un progetto per lo sviluppo di nuovi servizi multimediali basati sulla “realtà aumentata e virtuale”, dispositivi per lo screening tumorale basati su sensori nanostrutture “chemoresistive”, una piattaforma multimediale di editoria digitale.
Il commento
“La Regione Emilia-Romagna sta utilizzando i fondi del Por Fesr 2014-2020 per favorire la nascita di nuove imprese. L'alta partecipazione al bando - commenta l’assessora regionale alle Attività produttive Palma Costi – è la dimostrazione che, soprattutto tra i giovani, c'è voglia di contribuire alla crescita del tessuto imprenditoriale e della nostra economia. Oltre a cercare il lavoro i giovani creano il lavoro”.