Forlì, nuova vita per la Chiesa di San Giacomo
Torna accessibile alla città, come luogo di memoria plurisecolare, la chiesa di San Giacomo. Dopo oltre due secoli, l'edificio restaurato anche grazie a risorse Por Fesr pari a 600mila euro, si trasforma in una sala polivalente inserita nel complesso museale di San Domenico e fruibile in modo flessibile come sala per convegni, assemblee, concerti, eventi artistici e culturali.
In occasione dell'apertura al pubblico, per due giorni la chiesa proporrà un inedito "Open Day", trasformandosi in un “cantiere sonoro” visitabile in ogni momento, a partire da sabato 30 maggio alle 20.30 quando le porte della chiesa monumentale si apriranno al pubblico.
L’apertura sarà preceduta da un momento di inaugurazione istituzionale che avrà inizio alle 18, con la presenza del sindaco di Forlì, Davide Drei e di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, durante il quale si svolgeranno gli interventi ufficiali per illustrare il percorso di recupero e i progetti futuri.
Le visite guidate aperte a tutti i cittadini sono in programma dalle ore 20.45 alle 22.45. Senza soluzione di continuità gli artisti proveranno, incontreranno il pubblico, offriranno ai partecipanti suoni, sensazioni e atmosfere espressione dell’antico, del moderno, del contemporaneo.
Un’occasione, questa, per ascoltare pezzi noti, ma anche nuovi o inconsueti, a partire dalla serata di sabato 30 maggio (ore 23), quando Francesco Prode, pianista-rivelazione della musica contemporanea internazionale, proporrà un programma notturno affascinante, sospeso nel tempo, da Schumann a Ligeti, che tocca svariate tinte sonore, usate, tra gli altri, da registi come Stanley Kubrick.
Dal cuore della notte alle luci del mattino: il primo concerto di domenica 31 maggio vedrà aprire le porte di San Giacomo all’alba (ore 6) con la performance del Quartetto Fauves.
La mattinata proseguirà con diversi concerti, dai grandi classici della musica eseguiti dall’Orchestra giovanile “Angelo Masini” e Saxensemble (ore 10, Sala Refettorio Musei), fino al concerto di un chitarrista travolgente, di caratura internazionale, Claudio Marcotulli (ore 11.30): il suo è un viaggio attraverso i luoghi e il tempo capace di incantare, una collezione di fotogrammi sonori che spaziano da Bach fino agli autori spagnoli e latinoamericani del Novecento.
Altri concerti nel pomeriggio, tra antichità e presente: l’Ensemble Maderna (ore 16) dà vita ad un programma dedicato, in particolare, al concerto settecentesco, con un omaggio a Giovanni Battista Cirri (Forlì, 1724-1808), musicista romagnolo e insieme artista di risonanza europea.
Unica data in Italia, il concerto del sassofonista Evan Parker (ore 18), nome della musica contemporanea, propone in anteprima nazionale la ristampa dell’album storico Monoceros.
Chiude l’itinerario sonoro, il pianista forlivese Davide Franceschetti (ore 21), che eseguirà brani di Ludwig van Beethoven.
L’ingresso alla manifestazione è libero e, per i concerti, fino a esaurimento posti.