Leap Piacenza vince una gara internazionale sull'energia
Ridurre l'impatto ambientale del processo di estrazione del petrolio dalle sabbie bituminose canadesi. E' questa l'idea del Laboratorio Leap, consorzio di ricerca che opera all'interno del Tecnopolo di Piacenza e della Rete Alta tecnologia dell'Emilia-Romagna, risultata una delle vincitrici del Greenhouse Gases Ecomagination Innovation Challenge, la competizione internazionale lanciata da General Electric per accelerare lo sviluppo di tecnologie adatte a ridurre l'impatto ambientale delle attività estrattive.
Il Consorzio Leap, con il team composto dal Prof. Stefano Consonni e dai ricercatori Manuele Gatti, Daniele Di Bona, Emanuele Martelli e Federico Viganò, è stato premiato a Calgary (nella provincia dell’Alberta, Canada) per la proposta dal titolo: “Opti-Up Heat Pump (Optimized-Upgrading Heat Pump)”. L’idea presentata dal Leap è quella di realizzare una pompa di calore a ciclo chiuso, che consenta di recuperare le grandi quantità di calore di scarto che i processi di estrazione delle sabbie bituminose producono a temperature medie tra gli 80 e i 60 °C, riportandole ad una temperatura compresa tra 130 e 180 °C, cioè ad un livello che ne consenta il riutilizzo all’interno del processo stesso.
La sfida Ecomagination di General Electric ha attirato candidature da tutto il globo, ma i progetti vincenti sono stati solo quattro, provenienti da India, Paesi Bassi, Regno Unito e, appunto, Italia.