Faq - Domande e risposte

Beneficiari del contributo

Settori ammissibili: manifatturiero e servizi alla produzione

Quali sono le imprese che appartengono al settore manifatturiero?
Nonostante il bando non faccia espresso riferimento ai codici Ateco per l’individuazione delle imprese manifatturiere si può prendere a riferimento, oltre alla Sezione C del suddetto codice Ateco, anche tutte quelle imprese la cui attività consiste nella produzione di manufatti di qualsiasi genere e che si articola, in via generale, nelle seguenti fasi: approvvigionamento di materie prime e produzione e trasformazione dei beni in prodotti finiti o semilavorati. 

Quali sono le tipologie di imprese che possono essere considerate come operanti nel settore dei servizi alla produzione e che, pertanto possono accedere alle agevolazioni?
Non facendo riferimento il bando ad alcun codice Ateco per l’individuazione delle imprese che operano nel settore dei servizi alla produzione si può fare riferimento a tutte quelle attività che sono direttamente complementari, integrative e strumentali all’attività manifatturiera concentrata sulla lavorazione e produzione di prodotti finiti o semilavorati. Il collegamento, la strumentalità e la complementarietà con il settore manifatturiero dovrà essere comunque compiutamente illustrato e motivato nella relazione progettuale.

Requisiti soggettivi di ammissibilità

Una impresa neocostituita può presentare domanda di contributo?
Se tale impresa è regolarmente costituita, risulta attiva ed iscritta nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio al momento della richiesta di contributo può presentare la domanda.

Interventi ammissibili

Il bando, nel paragrafo 3.1, comma 2, stabilisce che gli interventi, per essere ammissibili, dovranno realizzarsi presso una unità produttiva o sede operativa dell’impresa richiedente ubicata nel territorio della Regione Emilia-Romagna. L’attività esercitata in tale unità produttiva o sede operativa deve avere un determinato codice Ateco?
Il bando non fa riferimento ai codici Ateco ma consente alle imprese di presentare la domanda solo se svolgono un‘attività manifatturiera o di servizio alla produzione. Ne consegue che, per poter presentare la domanda, le imprese devono svolgere nell’unità produttiva o sede operativa dove intendono realizzare l’intervento una di tali attività. In questo caso, i codici Ateco che saranno indicati nell’applicativo SFINGE 2020 con riferimento all’unità produttiva – che potranno essere quelli primari o quelli secondari – potranno costituire, insieme a quanto descritto nella domanda e nella relazione progettuale, un elemento in più che faciliterà la comprensione sull’attività esercitata dall’impresa e se tale attività consente di presentare domanda di contributo.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per l’acquisto di automezzi elettrici?
No, non sono ammissibili. 

L’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico, contribuendo alla riduzione di energia da fonte rinnovabile e contribuendo pertanto al raggiungimento dell’obiettivo della neutralità carbonica, può essere considerato come innovazione di processo? La relativa spesa è ammissibile?
L’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici non è prevista come spesa ammissibile nel bando, che non prevede l’agevolazione per la realizzazione di impianti di produzione di energia, seppur anche da fonte rinnovabile. 

Il bando prevede che gli interventi possano essere avviati a partire dalla data del 1° gennaio 2023 e debbano essere conclusi entro la data del 30 marzo 2024 e che le fatture relative ai progetti ammessi a finanziamento per essere considerate ammissibili debbano essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 1° gennaio 2023 e la data del 2 maggio 2024, ovvero la data di presentazione della rendicontazione delle spese, se precedente, e debbano comunque riferirsi alle attività e agli interventi svolti entro il 30 marzo 2024, salve eventuali proroghe.
Alla luce di ciò, nel caso in cui un’impresa, per accedere agli incentivi previsti dal programma nazionale Industria 4.0 (crediti di imposta beni strumentali materiali e immateriali, sia per acquisti che per attivazione leasing), abbia pagato, nel 2022, delle fatture di acconto, tali fatture possono essere agevolate ai sensi del bando? Se non possono essere agevolate ciò comporta che l’intera spesa a cui tali fatture si riferiscono verrà riconosciuta come non ammissibile, anche se in parte sostenuta nel 2023, oppure che verrà tagliata solo la parte di spesa sostenuta nel 2022?
Poiché le spese possono riferirsi solo ad interventi iniziati a partire dal 1° gennaio 2023 ne deriva che se un intervento viene pagato in parte nel 2022 e in parte nel 2023 ciò significa che l’intervento stesso è iniziato prima della data indicata nel bando che, per l’avvio degli interventi, fa riferimento alla data di assunzione del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni e/o i servizi richiesti o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile la spesa, quali ad esempio la i sottoscrizione, per accettazione, del preventivo e/o la di un contratto e/o di una lettera d’incarico. Ne consegue pertanto che tutta la spesa effettuata non potrà considerarsi ammissibile.

Con riferimento al rispetto del principio DNSH il bando, al comma 5 del paragrafo 10.4, prevede che, nel caso in cui le spese previste non possano essere ricondotte ad una delle casistiche che - ex-ante - si ritiene non idonee ad arrecare un danno ingiusto ad uno degli obiettivi ambientali presi in considerazione, sarà necessario dimostrare e dichiarare, mediante una adeguata relazione descrittiva, se e in che misura le stesse interferiscano o meno con tali obiettivi. In questo caso sono ammissibili e possono essere agevolati i costi da sostenere per la redazione della relazione descrittiva?
Si, tali costi sono ammissibili e vanno inseriti nella voce di spesa “consulenze”.

Caratteristiche del contributo

Mutuo 

L’impresa richiedente deve per forza accendere un mutuo o un finanziamento bancario o può scegliere di non farlo?
L’impresa può scegliere di non farlo. Il ricorso ad un mutuo è richiesto solo nel caso in cui l’impresa voglia accedere alla quota parte del contributo - concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa – costituita da un importo corrispondente ai costi per gli interessi, attualizzati alla data di presentazione della domanda.

Nel caso in cui l’impresa intenda contrarre un mutuo lo stesso deve essere stipulato con una banca convenzionata? Esiste un elenco delle banche convenzionate?
Non ci sono banche convenzionate, ognuno è libero di rivolgersi alla banca che preferisce.

Nel caso in cui l’impresa decida di contrarre un mutuo bancario deve presentare esclusivamente copia della delibera della banca e/o del contratto di mutuo stipulato, come previsto nel bando, oppure può presentare anche una copia della pre-delibera del Cda della banca?
Il bando prevede di allegare la delibera bancaria che accorda il finanziamento o il contratto di mutuo stipulato con la banca. Tuttavia, se venisse allegata solo la pre-delibera anche tale documento sarebbe considerato sufficiente. 

Cosa si intende per pre-delibera bancaria e/o per delibera bancaria?
Per pre-delibera/delibera bancaria si intende un documento che attesta l’avvenuta valutazione da parte dell’Istituto di credito della fattibilità della stipula del mutuo e le relative condizioni

Nel caso in cui l’azienda dovesse, per la realizzazione del progetto, fare ricorso ad un mutuo bancario e il tasso di interesse praticato dalla Banca dovesse essere inferiore a quello forfettario del 4% indicato nel bando, quale dei due tassi di interesse verrebbe riconosciuto?
In questo caso si terrebbe conto del tasso di interesse inferiore praticato dalla banca. Se invece tale tasso risultasse superiore al 4% allora si applicherebbe il 4%.

I tassi di interesse che la banca indica in delibera sono vincolanti in fase di stipula, considerando che gli stessi nel corso delle settimane possono subire delle variazioni?
I tassi di interesse possono anche variare al momento della stipula rispetto a quanto riportato nella delibera. Occorre tenere conto che in fase di rendicontazione dell’investimento, verranno verificati dal contratto di mutuo i tassi effettivamente applicati e verranno ricalcolati gli interessi attualizzati. Si chiarisce che si procederà alla decurtazione del contributo qualora l’importo degli interessi attualizzati risultasse inferiore a quello calcolato in fase di domanda 

Il mutuo deve essere legato all’investimento previsto nel progetto o può essere stipulato anche per esigenze di liquidità?
Indipendentemente dalle sue caratteristiche tecniche è richiesto che il mutuo sia riconducibile alla realizzazione del progetto proposto. 

Premialità

I criteri di premialità che danno diritto ad una maggiorazione di 5 punti percentuali della quota di contributo pari al 20% calcolata sulla spesa ammissibile devono sussistere al momento della domanda oppure possono sussistere successivamente alla stessa? In caso di risposta affermativa, si può quindi chiedere ugualmente l’applicazione di tali criteri flaggando l’apposita sezione anche se ancora devono concretizzarsi?
In questo caso occorre distinguere le varie ipotesi:
1 nel caso di incremento occupazionale, si potrà flaggare l’apposita sezione ma l’impresa, al momento della domanda, dovrà dichiarare l’intenzione di assumere personale e la maggiorazione del contributo, sebbene venga concessa, sarà effettivamente erogata a seguito della prova dell’avvenuta assunzione;
2 nel caso della rilevanza della presenza femminile e/o giovanile, del rating di legalità, della localizzazione delle sedi operative nelle aree montane, nelle aree 107.3.c e nelle aree interne, si potrà flaggare l’apposita sezione solo se il criterio di premialità è già posseduto al momento della domanda;
3 nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti, si potrà flaggare l’apposita sezione e chiedere la maggiorazione solo se viene allegata una relazione redatta da un tecnico qualificato, anche interno all’impresa proponente, che illustri compiutamente le modalità con le quali si realizza tale recupero e tale riduzione per effetto del progetto realizzato specificando la produzione totale annua di rifiuti prodotti e avviati a riciclo prima dell’investimento per cui si richiede il contributo e la produzione totale annua stimata di rifiuti che saranno prodotti e avviati a riciclo per effetto dell’investimento.
La maggiorazione del contributo verrà erogata solo se al momento della presentazione della rendicontazione verrà dimostrato, nella relazione conclusiva di progetto, quanto illustrato nella relazione sopra citata; 

Regime di aiuto

Il regime di aiuto che si applica ai sensi del bando è solamente quello previsto nell’ambito del “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina” oggetto della comunicazione della Commissione europea C(2022) 7945 final del 28/10/2022 (Temporary framework Ucraina) oppure l’impresa richiedente può essere agevolata anche nell’ambito del regime de minimis di cui al Regolamento (UE) 1407/2013?
Il bando prevede come modalità principale l’applicazione del Temporary framework Ucraina, a condizione che la relativa notifica venga approvata dalla Commissione europea e a condizione che l’impresa richiedente dichiari, nella domanda, di trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni di crisi causate, direttamente o indirettamente, dal conflitto Russia/Ucraina:
1 avere subito un aumento dei costi di elettricità/combustibile/gas;
2 aver subito un aumento dei costi per materie prime e semilavorati importati dalle aree sanzionate e colpite dalla guerra, inclusa l'interruzione dei contratti e dei progetti in essere
3 aver subito una diminuzione del fatturato a causa della riduzione delle esportazioni verso le aree sanzionate e colpite dalla guerra, compresa l'interruzione dei contratti e dei progetti in essere;
4 aver subito un calo del fatturato dovuto al blocco dei pagamenti a seguito di sanzioni e contromisure europee;
5 aver subito una riduzione degli scambi commerciali con i paesi coinvolti nel conflitto;
6 aver subito un calo del fatturato causato dalla riduzione dei turisti da e verso i Paesi
Trattandosi di una parte di una complessiva dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, la veridicità di tale dichiarazione è passibile di controlli a campione ed in caso di falso si applicano le conseguenze penali previste dal DPR 445/2000.
Con i termini “aumento”, “diminuzione”, “calo”, “riduzione” si intende il risultato del  confronto fra il 2022 e la media di un triennio a scelta compreso fra il 2021 ed il 2017. Si assume per principio che l’aumento dei costi di elettricità/combustibile/gas sia dovuto alle conseguenze dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina, mentre le altre motivazioni, in caso di controllo, vanno debitamente giustificate

Qualora l’impresa non si trovi nelle condizioni di poter dichiarare di trovarsi in almeno una delle sopra riportate condizioni di crisi causate, direttamente o indirettamente, dal conflitto Russia/Ucraina potrà lo stesso accedere ai contributi?
Si. In questo caso, non potendosi applicare il Temporary framework Ucraina al contributo eventualmente concesso si applicherà il Regime de minimis.

Domanda di contributo

Allegati alla domanda

Quali sono i contenuti del video da allegare alla domanda di contributo? Deve essere seguita una determinata traccia?
Per la realizzazione del video non è prevista una traccia precisa. Si chiede però di illustrare in maniera chiara, precisa e sintetica l’attività svolta dall’impresa, gli obiettivi del progetto, le innovazioni di processo e/o prodotto e/o servizio e/o organizzative dallo stesso apportate e le tipologie di interventi da realizzare. Inoltre, la persona che appare in video dovrebbe esplicitare il ruolo che svolge all’interno dell’impresa.

La persona che illustra il progetto nel video deve essere solamente il rappresentante legale dell’impresa oppure può essere un’altra persona con un ruolo diverso all’interno dell’azienda? Può essere il consulente esterno che si occupa della presentazione della domanda?
Non è necessario che sia il rappresentante legale ad apparire nel video. Può essere anche un altro collaboratore operante all’interno dell’impresa. Non deve essere il consulente esterno.

 

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ultima modifica 2023-01-25T18:24:22+02:00
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