Dnsh
Il principio del Dnsh
Il principio del “non arrecare un danno significativo” all’ambiente anche noto come principio Dnsh - Do No Significant Harm - nasce per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema, per favorire investimenti che non pregiudichino le risorse ambientali.
Il principio del Dnsh riveste un ruolo fondamentale nel quadro della sostenibilità ambientale: rispettarlo non è solo questione etica, ma un impegno da parte di aziende, territori e amministrazioni pubbliche.
Dnsh: non solo una sigla
Un’applicazione attenta e coerente del Dnsh richiede un costante impegno da parte delle aziende per minimizzare l’impatto negativo delle proprie attività sull’ambiente esterno, sull’ecosistema e sulla società e per promuovere al contempo buone pratiche di sostenibilità.
I benefici per le aziende
Oltre a migliorare la reputazione e l’immagine aziendale, la conformità al Dnsh apre l’accesso a nuove opportunità di finanziamento, in uno scenario in cui la capacità di un’impresa di operare in modo sostenibile e responsabile è considerato un fattore strategico per lo sviluppo. Inoltre, l’adozione del principio Dnsh può aiutare le aziende a identificare e affrontare i rischi ambientali e sociali prima che si traducano in perdite finanziarie, e può aiutare a reindirizzare le attività e gli investimenti.
La Regione Emilia-Romagna in materia di Dnsh
Compito della Regione Emilia-Romagna è quello di verificare che le misure finanziate non arrechino un danno significativo all’ambiente, monitorando il rispetto del principio Dnsh da parte delle imprese in base ai criteri indicati nei singoli bandi di finanziamento.
Quali sono i danni significativi all’ambiente?
Un'attività economica arreca un danno significativo:
- alla mitigazione dei cambiamenti climatici, se porta a significative emissioni di gas serra (Greenhouse Gas - GHG);
- all'adattamento ai cambiamenti climatici, se determina un maggiore impatto negativo del clima attuale e futuro, sull'attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni;
- all'uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine, se è dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) determinandone il loro deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico;
- all'economia circolare, inclusa la prevenzione, il riutilizzo ed il riciclaggio dei rifiuti, se porta a significative inefficienze nell'utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell'uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine;
- alla prevenzione e riduzione dell'inquinamento, se determina un aumento delle emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua o nel suolo;
- alla protezione e ripristino di biodiversità e degli ecosistemi, se è dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l'Unione europea.
Al fine di garantire la conformità attuativa al principio Dnsh di ogni bando approvato sono individuati tra questi 6 obiettivi ambientali quelli che più interferiscono con le operazioni finanziabili da ciascun bando.
Adempimenti per i beneficiari potenziali ed effettivi
Cosa fare al momento della presentazione di una domanda di contributo?
In fase di presentazione della domanda di finanziamento è necessario compilare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà Di.san iniziale allegata al bando in cui si chiede di:
- verificare se il Proponente (o tutti i Proponenti in caso di ATI) è in possesso di un certificato di processo. In questo caso allegarlo alla Di.san senza fare altro se non firmarla
- in caso negativo del punto precedente verificare se il progetto comprende solo spese “escluse ex-ante” dall’Allegato del bando dedicato al Dnsh
- in caso negativo per entrambi i punti precedenti verificare se le spese che si sosterranno possono avere l’“esclusione ex-ante con condizione” poiché sono dotate delle certificazioni indicate sempre nell’Allegato del bando dedicato al Dnsh. In questo caso è opportuno, quando si chiedono i preventivi, richiedere espressamente che il bene o servizio interessato sia accompagnato da certificazione ambientale al fine di semplificare le dichiarazioni Dnsh in fase di rendicontazione (può essere certificazione ambientale di prodotto o certificazione ambientale di processo del produttore)
- se nessuna delle condizioni precedenti è realizzabile durante l’esecuzione del progetto compilare il modello di relazione Dnsh come indicato dal bando secondo il modello reso disponibile dalla Regione e allegarlo alla DI.san che deve essere sottoscritta e caricata in Sfinge.
Cosa fare in fase di rendicontazione del progetto?
In fase di rendicontazione del progetto è necessario compilare la scheda Dnsh finale resa disponibile dalla Regione, composta da una parte dedicata agli indicatori e da una sezione che si diversifica a seconda della tipologia e della complessità dei bandi:
- per i bandi semplici si devono verificare i punti proposti nella scheda Dnsh in relazione al tipo di spese sostenute;
- per i bandi più complessi è stato inserito un punto iniziale (di solito il 2.0) in cui prima si chiede di inquadrare come è stato applicato l’adempimento del Dnsh al progetto e poi seguono i punti in cui sono richieste le diverse certificazioni ambientali o altre condizioni di “esclusione ex-ante con condizione”.
- Gli approcci possono sostanzialmente essere di due tipi: si è scelto prevalentemente di acquisire le certificazioni ambientali per i beni/servizi acquisiti oppure si è scelto di applicare pratiche di sostenibilità ambientale (best practices) all’interno delle azioni di progetto?
Sulla base dell’approccio scelto si dovranno considerare punti successivi della scheda Dnsh diversi.
In sintesi
Una scheda Dnsh tipo richiede di:
- compilare la tabella Excel in cui sono richiesti gli indicatori relativi agli obiettivi Dnsh potenzialmente interferiti individuati dal bando. Sono per tutti obbligatori gli indicatori relativi ai consumi energetici, mentre le altre tabelle proposte nel file Excel devono essere compilate in funzione del progetto finanziato (ad esempio se si chiede la superficie impermeabilizzata ma il progetto ha finanziato l’acquisto di un macchinario in sostituzione di uno vecchio e non si è fatto nessun ampliamento si deve indicare per quell’indicatore che non è pertinente). In particolare, per l’obiettivo “prevenzione dell’inquinamento di aria, acqua e suolo” occorre dichiarare se l’impresa è soggetta a una qualsiasi autorizzazione ambientale: in caso positivo occorre compilare la seconda tabella proposta per questo obiettivo, solo per le sostanze pertinenti al progetto, in caso negativo la seconda tabella di questo obiettivo non va compilata;
- verificare se il progetto comprende solo spese “escluse ex-ante” dall’Allegato del bando dedicato al Dnsh: se sì l’impresa beneficiaria non è tenuta a produrre alcuna ulteriore documentazione, altrimenti si deve procedere con la compilazione della scheda Dnsh;
- se al punto precedente si è risposto no bisogna dichiarare per i beni/servizi acquisiti se sono disponibili certificazioni ambientali (di prodotto o di processo) oppure se il beneficiario ha aderito, per la realizzazione del progetto, a best practice (il mondo delle best practice è immenso, perciò, occorre verificare se la buona pratica è riconosciuta dal mondo tecnico o da articoli tecnici);
- in caso di certificazioni ambientali occorre considerare i punti della scheda Dnsh relativi alle spese sostenute e allegare le certificazioni ambientali richieste o equivalenti; similmente occorre fare se la condizione di assolvimento ex-ante è data dall’utilizzo di energia rinnovabile o dall’attuazione di una delle misure previste dall’Allegato 3 al D.M. 10 febbraio 2022;
- in caso di best practice (buone pratiche) occorre descriverle e fare riferimento a link che ne dimostrino la validità tecnica;
- in ogni scheda Dnsh è previsto un ultimo punto a cui si può ricorrere in extremis se non si è riusciti in nessun modo a produrre certificazioni ambientali o le altre condizioni di “esclusione ex-ante con condizione” per i beni / servizi acquisiti. Questo punto prevede la redazione di una relazione Dnsh finale utilizzando un modello messo a disposizione dalla Regione.
Per saperne di più
- Per ulteriori approfondimenti ed indicazioni utili consultare le opportunità e le sezioni dedicate ai singoli bandi (Faq)
- Presentazione sintetica (5.13 MB) del principio Dnsh
La Regione Emilia-Romagna rispetta, secondo quanto previsto nell’articolo 9, comma 4 del Regolamento (UE) 2021/1060, il principio di “non arrecare un danno significativo” (DSNH) agli obiettivi ambientali individuati nell’articolo 9 del Regolamento UE n. 852/2020.