Laboratori aperti, inaugurato a Bologna il Corridoio del Bramante
È molto più di un luogo di passaggio il Corridoio del Bramante inaugurato a Bologna il 4 settembre 2019. Oltre a collegare due sedi del Laboratorio aperto cittadino, Salaborsa e i cortili di Palazzo d’Accursio, il Corridoio ospita la mostra temporanea sulle Cartografie dell'urbanizzazione planetaria. Si tratta della prima sperimentazione delle attività di uno dei dieci Laboratori aperti creati dalla Regione con i Fondi europei Por Fesr per l’inclusione digitale dei cittadini e per rendere le città più attrattive e partecipate. Ognuno di questi luoghi ha una vocazione tematica specifica, legata al territorio in cui si trova. A Bologna il filo conduttore del Laboratorio aperto è la fruizione interattiva dei beni culturali, promuovendo la collaborazione creativa fra cittadini, associazioni, imprese, centri di ricerca, istituzioni. Si tratta in sostanza della co-progettazione di nuovi servizi digitali per la comunità urbana.
A che punto è il Laboratorio aperto di Bologna
La gestione del Laboratorio aperto è affidata alla Fondazione Innovazione Urbana, che sta progettando l’attività con il Comune di Bologna, l’Università, la Fondazione Cineteca e la Biblioteca Salaborsa. Grazie a questo progetto tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 sarà possibile accedere a un’offerta di servizi culturali consolidati ma rinnovati in chiave contemporanea (libri, musica, cinema, fotografia, mostre, incontri, ecc.) e a nuovi servizi immateriali e innovativi dedicati alla trasformazione della città come l'accesso a dati e a informazioni, sperimentazione di nuove tecnologie, spazi di aggregazione, di dialogo, di interazione e molto altro ancora, nel segno della partecipazione e dell’innovazione. L’apertura del Corridoio del Bramante si inserisce nel progetto di collegamento tra le diverse sedi del Laboratorio aperto di Bologna, distribuite tra Salaborsa, Palazzo D’Accursio e l’area tra via Rizzoli e Piazza Re Enzo con il Cinema Modernissimo.