Beni culturali motore dello sviluppo

Nella settimana della cultura - EnERgie Diffuse - presentati i progetti finanziati dai Fondi europei

Dai lavori di recupero nella Certosa di Parma per aprire nuovi spazi espositivi alla creazione del centro cinema dentro alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, patrimonio Unesco, la Regione Emilia-Romagna sostiene 20 progetti di riqualificazione dei beni culturali con 23 milioni di euro di Fondi europei Por Fesr 2014-2020, che hanno attivato investimenti complessivi per 57 milioni di euro. Interventi che si aggiungono ai 36 progetti realizzati grazie al Por Fesr 2007-2013 con 37 milioni di euro di risorse europee, con investimenti totali pari a 64 milioni di euro. Questi sono alcuni dei dati presentati il 9 ottobre 2018 a Bologna da Morena Diazzi, Autorità di gestione Por Fesr e Fse, nel corso di EnERgie Diffuse, la settimana di promozione della cultura che celebra l’Anno europeo del patrimonio culturale.

Percorsi per attivare la cultura

I progetti dell’attuale programmazione riguardano soprattutto spazi pubblici restituiti ai cittadini, come ad esempio edifici di archeologia industriale, teatri, musei, biblioteche, ma anche itinerari storico-culturali lungo il territorio regionale. Nel caso dei Laboratori aperti, dieci luoghi di valore storico-artistico, ciascuno con una propria vocazione e deputati alla crescita digitale delle città, la riqualificazione dei beni culturali non si ferma ai lavori di recupero. I Fondi europei sono destinati anche alla gestione di questi spazi con modalità innovative di partenariato pubblico-privato.

La sinergia con il sistema imprenditoriale si concretizza nei Musei d’Impresa, in cui si raccontano storie di successo in settori cruciali dell’economia regionale. Con 1,2 milioni di euro di risorse Por Fesr 2014-2020 la Regione ha cofinanziato la nascita di 15 nuovi Musei d’impresa, per investimenti complessivi di 3,3 milioni di euro.

Industrie e competenze per la cultura

I percorsi per attivare i beni culturali per lo sviluppo delle città e dei territori si completa con il sostegno regionale alle industrie culturali e creative, uno dei settori a maggior potenziale di crescita individuati a livello europeo dalla Strategia di specializzazione intelligente S3. Quasi la metà delle start up innovative finanziate dai bandi Por Fesr nel biennio 2016-2017 appartengono a questo ambito, con un forte orientamento alle nuove tecnologie digitali applicate a servizi e produzioni. Un’intensa attività seguita e coordinata dai Clust-ER Create e Innovate, due delle sette associazioni tematiche della Rete Alta Tecnologia. Per consentire a chi opera in questo settore di avere le competenze necessarie a valorizzarlo, la Regione ha scelto di investire i Fondi europei Por Fse 2014-2020 nella creazione di un’infrastruttura educativa ricca e articolata. Solo così la cultura può diventare un potente motore dello sviluppo delle città e dei territori.

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