Internet e banda ultra-larga: il punto sui lavori in Emilia-Romagna

Oltre 250 milioni di Fondi europei stanziati grazie ai quali l’Emilia-Romagna sarà nel 2021 la prima regione ad assicurare a tutti l’accesso al web veloce e affidabile

Cento cantieri per connettere l’Emilia-Romagna alla rete Internet ultraveloce, per garantire a un numero sempre maggiore di cittadini e imprese nuove opportunità e servizi più qualificati. Con quasi 200 Comuni coinvolti quest’anno. Considerando che nel territorio regionale si contano comunque già 1.179 istituti scolastici connessi in banda ultra-larga, 72 aree industriali collegate con fibra ottica e il Wifi gratuito in oltre 7.700 punti di accesso, di cui oltre la metà ospitati all’interno di strutture sanitarie o ospedaliere. 

L’intesa firmata da Regione, Lepida e Infratel Italia (società del Ministero per lo Sviluppo economico) ha reso possibile i lavori di messa a disposizione dell’infrastruttura pubblica in fibra ottica per realizzare la rete a banda ultra-larga in tutto il territorio. Open Fiber, come concessionaria dei tre bandi pubblici emessi da Infratel Italia, esegue in particolare i lavori nei Comuni inclusi nelle cosiddette aree bianche (le zone, soprattutto montane, in cui le infrastrutture per la banda larga sono inesistenti) della regione. 

Ad oggi, in Emilia-Romagna sono 100 i progetti esecutivi consegnati, 89 i cantieri aperti, 11 quelli di prossimo avvio e 9 quelli con lavori ultimati a Borgo Tossignano, Galliera e Fontanelice (Bo), Camposanto e Montecreto (Mo), Jolanda di Savoia (Fe), Maiolo (Rn), Rio Saliceto (Re) e Sant’Agata sul Santerno (Ra). Dal 19 luglio scorso, inoltre, a Borgo Tossignano, Fontanelice e Galliera è possibile stipulare, in via sperimentale, i contratti con gli operatori Tlc privati per accedere a Internet utilizzando la fibra ultraveloce. 

Il punto sullo stato di avanzamento dei lavori in Emilia-Romagna e dei cantieri aperti nelle cosiddette aree bianche nelle diverse province è stato fatto il 30 luglio 2019 in Regione da Raffaele Donini, vicepresidente della Giunta e assessore regionale alle Infrastrutture telematiche; Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida scpa, la società in house di Regione ed Enti locali per la costruzione e gestione delle dorsali e la supervisione dell’accesso alla rete; Marco Martucci, responsabile Network & Operations dell’Area Nord Est di Open Fiber spa, concessionario del bando pubblico; Paolo Arizzi, responsabile dell’Area Nord-Ovest e Centro di Infratel Italia. 

La Regione Emilia-Romagna è impegnata con il Governo nello sviluppo del "Piano banda ultra larga" che prevede di fornire la connettività a tutti i cittadini entro il 2021, cablando in Emilia-Romagna le 760 mila unità immobiliari (tra abitazione e imprese) nei 328 Comuni con servizi FTTH (Fiber-to-the-home, fibra fino a casa). 

I fondi messi a disposizione sono oltre 255 milioni di euro dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), Feasr (Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale) e Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione). 

Entro il 2019, Open Fiber avvierà i lavori in 192 comuni, chiuderà, se tutti i permessi necessari saranno rilasciati nei tempi previsti, i cantieri in 60, e collauderà la rete in 35, dove sarà così possibile partire con la commercializzazione dei servizi a cittadini e imprese. 

Il progetto per la banda ultra-larga in Emilia-Romagna

Lepida, società in house della Regione Emilia-Romagna e di oltre 440 soci pubblici, realizza, gestisce e fa la manutenzione di una parte delle realizzazioni delle dorsali della banda larga per conto della Regione; supporta inoltre Infratel e la Regione nella verifica dei progetti e nei collaudi dell’infrastruttura realizzata da Open Fiber. 

Sono ad oggi 174 le dorsali presenti nel territorio regionale con un valore stimato di circa 13 milioni di euro. Con i fondi ad oggi disponibili si prevede di realizzare fino a 212 dorsali entro il 2020, una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie da parte degli Enti competenti. 

Lepida ha inoltre realizzato, mediante la legge regionale 14/14, collegamenti in fibra ottica per 72 aree industriali e 276 aziende consentendo di avere un’infrastruttura dedicata in anticipo rispetto ai tempi previsti. 

Per quanto riguarda le scuole, sono 1.179 gli istituti connessi in banda ultra-larga, fino a 1 Gbps (+15% nel 2018 rispetto all’anno precedente). 

Procede, inoltre, la diffusione in regione del servizio gratuito di connessione Wifi: sono oltre 7.700 i punti di accesso distribuiti sul territorio di cui oltre la metà ospitati all’interno di strutture sanitarie o ospedaliere, grazie alla stipula di convenzioni ad hoc. 

Per mettere a disposizione collegamenti gratuiti privi di autenticazione, sta procedendo la diffusione di “EmiliaRomagnaWiFi wifiprivacy.it” sugli access point in gestione diretta Lepida, con alcune sperimentazioni di copertura in ambienti ad alta affluenza (come gli stadi di Bologna e Cesena, le piazze o le piscine). 

Nell’ambito dei bandi Infratel, una piccola percentuale del territorio regionale, perlopiù case sparse o località a bassissima densità di popolazione, viene cablata con la tecnologia FWA (Fixed Wireless Access), ossia tramite antenne radio che vengono collegate alla rete in fibra ottica. Ad oggi, sono quasi 80 i progetti FWA aperti da Open Fiber nei comuni dell’Emilia-Romagna, per un totale di oltre 50mila unità immobiliari interessate. 

Il commento

"Nel 2021 la Regione Emilia-Romagna sarà la prima regione d’Italia ad assicurare a tutti i cittadini l’accesso ad internet con una connessione veloce e affidabile ad almeno 30 Mbps - commenta Raffaele Donini, assessore regionale alle Infrastrutture - Parliamo di quello che ormai è un vero e proprio diritto e come tale va assicurato a tutti gli emiliano-romagnoli, per poter garantire competitività e uguali possibilità a tutti i territori della nostra regione. Abbatteremo il digital divide con un’attenzione particolare alle zone, in particolare montane, che oggi sono carenti di infrastrutture digitali all’avanguardia".

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