Scienze della vita, l’innovazione fa la differenza

Bilancio positivo per la quinta edizione del Meet in Italy for Life Sciences, con oltre 1.000 i partecipanti da 37 paesi

Si è chiuso con il convegno internazionale Digital Tansformation in medicine: average is dead! la quinta edizione del Meet in Italy for Life Sciences a Bologna, che ha visto oltre 1.000 partecipanti provenienti da 37 Paesi, 1.700 incontri di match making, 15 tra conferenze e workshop e 7 premi a start up innovative. La conferenza internazionale di chiusura ha trattato il tema della trasformazione del settore della salute, dove si evidenzia sempre di più come ci troviamo in un periodo di passaggio da una medicina “tradizionale” a una medicina delle 4P: predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa. In questo ambito si sta affermando l’utilizzo de i big data, che nella medicina di precisione giocano un ruolo fondamentale per l’innovazione della salute.

Il commento

“Le terapie  personalizzate sono il futuro della medicina nel mondo e rappresentano un’evoluzione formidabile rispetto a una decina di anni fa, quando la medicina era la stessa cura per tutti – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Sergio Venturi. – Oggi, invece, la medicina offre una cura specifica per ogni malato e questo ha permesso di mettere a punto  terapie ancora più efficaci, che in alcuni casi portano alla completa guarigione. Un risultato reso possibile grazie all’interpretazione di un’enormità di dati presenti nelle banche dati, ma raccolti anche attraverso le nuove piattaforme social. Il tema forte che viene avanti per i sistemi sanitari pubblici e per l’industria privata è come utilizzare questi dati e come garantire il diritto alla privacy e alla riservatezza del paziente. Su questo la Regione Emilia-Romagna è aperta a ragionare con le imprese e con l’industria per trovare una strategia condivisa”.

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