Trent'anni di politica di coesione

Le sfide del post 2020 nell'anniversario della principale politica di investimento dell'Unione europea

Il 2018 è un anno importante per la politica di coesione, avviata trent’anni fa dall’Unione europea per sostenere lo sviluppo e la crescita dei territori. Una politica che oggi equivale a un terzo del bilancio dell’Unione, creata per ridurre le disparità regionali, aumentare il lavoro, aprire nuove prospettive economiche.

L'anniversario non è solo il bilancio delle cose fatte, ma vuole essere il punto di partenza verso il futuro. Oltre ai numerosi eventi che saranno organizzati, al centro dell’attenzione resta la definizione delle prossime azioni. Nel 2018 la Commissione europea si è prefissata di individuare le proposte globali per il futuro della coesione. Quali sono le sfide da affrontare dopo il 2020 e con quali strategie? Un processo decisionale che parte con una consultazione pubblica aperta dalla Commissione sui territori, nell’ambito del quadro finanziario pluriennale post 2020.

A  questa consultazione si aggiunge l’iniziativa Cohesion Alliance, che riunisce quanti ritengono che la politica di coesione europea debba continuare a essere uno dei pilastri sui cui poggia il futuro dell'Unione europea. L'Alleanza nasce dalla collaborazione tra le più importanti associazioni europee di enti locali e regionali e il Comitato europeo delle regioni. Il suo obiettivo fondamentale è che il bilancio dell'UE dopo il 2020 consenta di mettere a disposizione di tutte le regioni dell'Unione una politica di coesione più forte, più efficace e visibile. Enti locali e regionali, pmi, ong, scuole, università e organizzazioni culturali sono invitati ad aderire alla Cohesion Alliance, come già fatto dalla Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2018-02-23T14:27:34+01:00
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